L’ignoranza di Sgarbi e la Corte costituzionale

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di Edmund Burke

Forse sarà un abile storico dell’arte, ma di diritto costituzionale non capisce proprio niente. Intervenendo a Piazzapulita di qualche giorno fa (lo si può risentire su You tube) è riuscito a infilare una serie di perle di notevole dimensione. Ce l’aveva con la Corte costituzionale. Andrebbe abolita, sostiene lui. Perché? Perché è composta non da “magistrati”, ma da “ex politici bolliti” (già, e lui che sarebbe?), tutti “politicamente orientati”, che prendono un sacco di soldi per riunirsi 6 volte all’anno, che non hanno alcuna autorità per imporsi al parlamento democraticamente eletto e alle leggi da questo votate. Il parlamento è “sovrano”, non ci può essere nessun “supersovrano”. A garantire la costituzione c’è già il presidente della repubblica, prevedere un secondo garante è una contraddizione.

Una bella infilata di sciocchezze. Il “giudice delle leggi” non è una pittoresca invenzione italiana, ma esiste in tutti gli stati che abbiano una costituzione: ormai tutti! Sono tutti scemi, salvo Sgarbi? Le biblioteche di tutto il mondo sono piene di studi sulle corti costituzionali. Tutti perditempo? Quanto alla corte italiana, l’attuale è composta da 5 magistrati (eletti da magistrati), e 10 professori universitari, per metà eletti dal parlamento e il resto nominati dal presidente della repubblica. Di ex politici solo 2, Amato e Barbera (solo quest’ultimo eletto dal parlamento), entrambi ben noti per aver scritto uno “storico” manuale di diritto costituzionale. Quanto alla frequenza delle loro sedute, basta consultare il calendario dei lavori. Proprio per occuparsi di lui, di Sgarbi, e delle offese che lui lancia a destra e sinistra la corte ha dovuto riunirsi più di 100 volte. Ogni volta l’eroico Sgarbi, dopo aver offeso le persone in televisione, è corso sotto le gonne della camera in cui era eletto, chiedendo la immunità parlamentare, che ovviamente non copre i parlamentari che fanno i fenomeni in televisione. Ogni volta mamma camera lo ha tutelato davanti alla corte – intanto siamo noi a pagare le spese dell’avvocato! – e ogni volta la corte ha dichiarato che Sgarbi aveva agito come comico, soubrette, guitto, ma non come parlamentare.

Si può capire perché la Corte non sia simpatica a Sgarbi. Ma la vera domanda è: perché continuano a invitare Sgarbi in televisione a parlare di qualsiasi cosa, anche se palesemente non ne sa niente?

 

 

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4 commenti su “L’ignoranza di Sgarbi e la Corte costituzionale”

  1. purtroppo oltre che ignorante è anche mostruosamente narcisista e la televisione in generale è piuttosto una sorta di discarica immensa.

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  2. ” Ma la vera domanda è: perché continuano a invitare Sgarbi in televisione a parlare di qualsiasi cosa, anche se palesemente non ne sa niente?”
    Già, è la vera domanda! Ed è una storia che si ripete da un quarto di secolo, purtroppo. E per di più non vale solo per Sgarbi.

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  3. Ma non è vero che un giudice della legge esiste in tutti i paesi; le democrazie più longeve funzionano bene o male mele senza: UK, USA e CH. Il Lussemburgo (democrazia stabile con la stessa legge elettorale da 100 anni) sta valutando se non conviene abolire la Corte costituzionale e prevedere un controllo della costituzionalità della legge nei tribunali ordinari, tutto sommato da modello classico. Personalmente penso che sarebbe un’ottima soluzione, più coerente di quella promossa da Kelsen e ormai molto diffusa. La critica magari superficiale del provocatore professionale (cioè remunerato) Sgarbi non è una schiocchezza semplicemente perché i costituzionalisti di professione lo decretano. Nelle vere democrazie la costituzione è di tutti e non dei cattedrati.

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