Nonostante le rassicurazioni della Presidente del Consiglio Meloni, il progetto di riforma costituzionale comprime senza alcun dubbio i poteri del Capo dello Stato.
Zaia, la Costituzione e gli uomini della provvidenza
“Innanzitutto quello che dico ora, lo sostenevo anche prima. Il governo deve decidere se dare ai cittadini il ruolo di protagonisti o no. È offensivo verso di loro sostenere che c’è il blocco di mandato per sindaci e i governatori altrimenti si rischia un eccesso di potere. Significa dare degli idioti agli elettori. Prova ne sia che alcuni sindaci e governatori, che si sono presentati al secondo mandato, non sono stati eletti. E davvero sarebbe anacronistico se il premier eletto non avesse limite di mandati, mentre i presidenti di Regione e i sindaci sì”
Spiace dirlo, ma queste affermazioni di Zaia appaiono sconfortanti.
Quel che conta è il luogo del parto, non il legame biologico per i bimbi nati da ‘due mamme’
Sta suscitando forti reazioni l’impugnazione da parte della Procura della Repubblica di Padova di numerosi atti di nascita relativi a bambini nati da ‘due mamme’, tramite cioè fecondazione eterologa praticata all’estero.
Quanto si attende per il “rilancio”?
In un momento di tale drammaticità per il Paese, il fatto che il Presidente del Consiglio avverta la necessità di spiegare i provvedimenti adottati dall’Esecutivo con conferenze stampa a reti più o meno unificate è più che comprensibile, e forse addirittura opportuno.
Una vecchia questione: la democrazia nei partiti
Il fatto che la possibilità di formare un nuovo Esecutivo sia dipesa dal voto online di qualche migliaia di iscritti al M5S non merita troppi commenti:
se non ci fosse di mezzo una questione capitale come il proseguimento della legislatura, sarebbe stato quasi da augurarsi un esito negativo della votazione.
La crisi balneare in Parlamento: finalmente un cambiamento del “governo del cambiamento”?
di Fabio Ferrari
Al di là di ogni valutazione su merito e opportunità, se veramente la crisi di governo sarà portata in Parlamento, e lì pubblicamente discussa e formalizzata con un voto di fiducia, non si potrà che compiacersene.
L’antifascismo e il giuramento del ministro
Le costituzioni, di norma, non nascono d’un tratto dal fascino di astratti principi, né cadono dal cielo sospinte da un irenico afflato. Sono al contrario frutto di un conflitto, spesso sanguinoso, a cui si pone fine proprio riscrivendo daccapo le regole giuridiche della convivenza civile.
Tajani e il fascismo
A partire dal 1925, il regime Fascista approvò una serie di norme che sarebbe forse il caso di non consegnare all’oblio.
Giudici (di Cassazione) renitenti alla Corte costituzionale
Si è avuto modo di dare conto in questo giornale di un’importante sentenza (269/2017): in essa, la Corte costituzionale sembra aver parzialmente mutato parte della propria giurisprudenza in tema di rapporti tra diritto interno e diritto UE.
Mattarella e Parlamento europeo: l’importanza dello Stato di diritto
C’è un filo rosso che lega le dichiarazioni del Presidente Mattarella e il voto del Parlamento europeo contro l’Ungheria.
Frodi IVA e prescrizione. La “saga Taricco” non si è ancora conclusa (e attende che intervenga finalmente il Parlamento)
Nel dare conto della complessa vicenda Taricco, e della sua ultima tappa nel momento in cui si scriveva (2017), si era sottolineata la «mano tesa» posta dalla Corte di giustizia alla Corte costituzionale:
Ancora in margine alla sentenza della Cassazione: libertà di espressione e dovere di informarsi
I commenti negativi sulla sentenza della Cassazione in tema di stupro continuano a sprecarsi: