Mentre ancora si attendono i risultati definitivi delle primarie del Pd (!), si possono trarre alcune riflessioni sul voto di domenica scorsa che riguardano il Pd, ma che possono interessare anche gli altri partiti tradizionali.
editoriale
Le primarie
Quota 100.000,
grazie a tutti voi
Centomila visite in cinque mesi è un risultato importante per il nostro giornale: equivale a una media di oltre 650 visite al giorno. Per questo risultato vogliamo ringraziare innanzi tutto i nostri lettori.
Sani, longevi
ma poco felici
di Antonio Ramenghi
Da due istituti internazionali di ricerca arrivano due classifiche, foriere di una bella notizia e di una brutta. Entrambe dovrebbero farci riflettere.
I profughi ungheresi
e la memoria di Orban
di Antonio Ramenghi
La storia maestra di vita? Si, forse. O solo per chi ne ha memoria? Quella che evidentemente manca al premier Viktor Orban e al Parlamento ungherese. Hanno appena varato una legge che prevede la detenzione per i profughi in arrivo sul suolo magiaro. Saranno raccolti in campi allestiti lungo i confini con Serbia e Croazia, rinchiusi in container, sino alla definizione della posizione di ciascuno.
La scissione Pd nata
nel sangue di 101 pugnalate
di Antonio Ramenghi
Quel che è successo al teatro Vittoria di Roma, domenica 19 febbraio, era già avvenuto in modo assai più clamoroso quando il Pd, per mano dei 101 franchi tiratori, bocciò l’elezione di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica.
La globalizzazione
della barbarie
di Antonio Ramenghi
È di questi giorni la notizia che nella Russia di Putin le botte in famiglia non saranno più un reato penale. Picchiare moglie o figli, sarà d’ora in poi considerato un illecito amministrativo.
Auguri per un 2017
denso di impegni
Cari lettori, auguri di buone feste e di un sereno 2017 che si annuncia denso di scadenze e impegni. Auguri e grazie per l’attenzione che ci avete riservato tanto da avere abbondantemente superato quota 50mila contatti in appena due mesi e mezzo dal nostro inizio.
Un risultato netto
si apre una nuova fase
Il risultato del referendum è stato netto, chiaro, chiarissimo: 60 a 40, ben oltre ogni previsione che veniva dai sondaggisti. E questo è un primo dato, piaccia o no, positivo. Un testa a testa tra sì e no avrebbe incasinato la situazione assai più di quanto lo sia ora.
Perché questo giornale
Vinca il sì o vinca il no, il dibattito e i lavori in corso sulla modifica della Costituzione resteranno a lungo al centro non solo del confronto tra le forze politiche ma dovranno restare al centro anche dell’interesse di ogni cittadino consapevole.
Per questo abbiamo dato vita al giornale ‘la Costituzione.info’ prima dello svolgimento del referendum: per dare strumenti idonei alla comprensione e alla valutazione della proposta del governo Renzi, approvata dopo molte modifiche dalle due Camere. Strumenti di base, scevri da ogni intento di parte, pur avendo ciascuno di noi le proprie e in taluni casi divergenti opinioni. I dati, innanzi tutto, e poi i fatti, spesso passati in secondo piano a favore delle polemiche se non stravolti a beneficio dell’una o dell’altra tesi.