La compassionevole paura della firma

di Stefano Claudio Tani

Il Ministro della Giustizia ha dimenticato la storia, tratta da un fatto di cronaca del cinquecento tedesco, narrata da Heinrich von Kleist. Michael Kohlhass, cavallaio, uomo retto, mite e benvoluto da tutti, “uno degli uomini più probi e insieme più terribili del proprio tempo”, aveva subito un sopruso che aveva acceso in lui una sete inestinguibile di giustizia, alla quale si era rivolto, percorrendone tutti gradi e le istanze, accompagnato dal favore del popolo, perché gli fossero restituiti, nelle stesse condizioni, i cavalli che un nobile prepotentemente gli aveva sequestrato.

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