di Roberto Bin
È un gioco che la mia generazione (quella del ’68) conosce benissimo: si era sfiorato il virtuosismo, alle volte, nell’uso di questa tecnica. Qualsiasi proposta che osasse avanzare una soluzione di un qualche tipo al problema emerso nel dibattito, veniva immediatamente svalutata e scartata perché “ben altro” era il problema, la sua causa, la prospettiva corretta in cui cercare invece la soluzione, impossibile ovviamente.
Mese: Giugno 2017
Alla faccia del dialogo…
la Consulta, i giudici, la Corte di Strasburgo, oggi
di Davide Galliani
La Corte di Strasburgo è in crisi esistenziale (così il giudice Pinto nel § 35 della dissenting in Hutchinson v. Regno Unito, G.C., 17 gennaio 2017). In effetti, da una parte, si “alza” fino a dichiarare contrarie alla Convenzione talune disposizioni contenute nelle Costituzioni degli Stati, ma, dall’altra parte, si “abbassa” a essere corte del caso concreto, del fatto, sostituendosi alla valutazione dei giudici di merito statali.
Globalizzazione senza migrazioni, ovvero la botte piena e la moglie ubriaca
di Salvatore D’Acunto*
Nei giorni scorsi, il dibattito in corso in parlamento per la modifica della legge sulla cittadinanza ha costituito il pretesto per l’ennesimo rigurgito di xenofobia ad opera di una parte consistente dell’opinione pubblica.
Un bimbo felice, con due mamme:
lo dice la Cassazione
Si segnala la recentissima sentenza 14878 del 15 giugno 2017, in cui la prima sezione della Cassazione cassa una decisione della Corte di appello di Venezia che aveva ritenuto corretto rigettare la domanda di due donne, sposatesi nel Regno Unito, di rettificare lo stato civile del bambino, figlio biologico di una delle due ma nato in un “comune progetto procreativo” della coppia.
Vitalizi e pensioni: due species, un solo genus?
di Giampiero Buonomo*
Quello del politico è un lavoro? A leggere la proposta di legge Richetti (Atto Camera n. 3225-A), parrebbe di sì. Il suo articolo 2, infatti, sposa per gli ex parlamentari la tesi del “trattamento previdenziale differito”, secondo l’indirizzo già segnato dalla delibera Schifani/Fini del 2012.
Legge elettorale: la mia risposta a Carlo Fusaro
di Antonio Ruggeri
Sono particolarmente grato all’amico e collega Carlo Fusaro per il tempo e l’attenzione dedicata al mio scritto. Le sue osservazioni sono, come sempre, acute: mi corre, tuttavia, l’obbligo di fugare un equivoco, di sicuro alimentato dalla poca chiarezza della mia esposizione.
Legge elettorale: a proposito dell’articolo di Antonio Ruggeri
di Carlo Fusaro
Ho letto l’articolo scritto per lacostituzione.info da Antonio Ruggeri quando sembrava che il progetto Fiano, apparentemente concordato fra le principali forze politiche, fosse destinato a certa approvazione, e vorrei proporre alcuni commenti. Premetto che sono un convinto maggioritario da almeno 30 anni; non solo ho partecipato tutte le campagne di Barbera-Segni (e poi Guzzetta e Morrone) del 1990-1993, 1995, 1997, 2001, 2007, 2012, ma fui presente fisicamente in Cassazione fra i promotori già nel 1990 e 1991.
Vaccini obbligatori e dovere di solidarietà
di Marta Tomasi*
Il Vaccination Act del Regno Unito, uno dei primi provvedimenti adottati da uno Stato nazionale per imporre una profilassi vaccinale obbligatoria, contro il quale si sono levate le voci dei primi antivaccinisti, risale al 1853.
In una foto di Zidane spiegata la V Repubblica
di Fabio Ferrari
Sarà pur vero che il calcio è un gioco di squadra, ma quando la Francia vinse i Mondiali nel 1998, sull’Arc de Triomphe non fu proiettata la foto degli undici neo campioni, ma solo ed esclusivamente il ghigno beffardo di Zinedine Zidane.
Un “fascio” di polemiche, ma quanti conoscono le norme?
di Gabriele Maestri *
Era prevedibile che l’ammissione della lista Fasci italiani del lavoro nel piccolo comune mantovano di Sermide e Felonica (con la candidata sindaca eletta in consiglio) scatenasse un vespaio, alimentato da una lettera mandata dalla presidente della Camera Laura Boldrini al ministro dell’interno Marco Minniti.
Edifici di culto tra libertà religiosa e controllo del territorio
di Nicola Pignatelli*
Le vicende locali (in Lombardia, in Toscana) stanno facendo emergere in modo sempre più forte la problematica tensione tra il bisogno materiale, da parte di molteplici confessioni religiose, di luoghi da destinare al culto (da realizzare o da utilizzare) e le esigenze di controllo del territorio comunale.
Il giudice crocefisso
di Fulvio Cortese
La vicenda è vecchia, ma una recente sentenza del Tar Sardegna ci invita a ricordare che negli armadi chiusi si nasconde sempre qualche scheletro.