La Costituzione (art. 111) afferma che “La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge” e le norme sulla prescrizione, unite al diritto al giusto processo, sono preordinate a garantire il diritto dell’imputato a non dover subire un giudizio senza fine.
Mese: Gennaio 2020
La Corte di giustizia ha riconosciuto l’immunità degli eurodeputati indipendentisti catalani
Tra gli eletti al Parlamento europeo delle elezioni del 26 maggio scorso risultavano anche tre leader dei movimenti indipendentisti catalani: Carles Puigdemont, ex Presidente della Generalitat Autonoma, il suo vice Oriol Junqueras, e Antoni Comín, ex assessore alla Sanità.
Il caso Gregoretti e le sue complesse implicazioni politico-regolamentari
Nel gioco delle parti sviluppatosi in questi giorni sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex Ministro dell’interno Salvini è forse utile, corrispondendo alle finalità di questa testata, fare un po’ di chiarezza, ricostruendo in ordine cronologico gli accadimenti così da poter poi svolgere qualche considerazione di merito.
Libertà di riunione a Bibbiano
Questa mattina il Fatto quotidiano (ma i dettagli si trovano ora anche su Repubblica.it) riporta la sorprendente notizia per cui il Questore di Reggio Emilia avrebbe chiesto alle Sardine di “fare un passo indietro” e trovare un’altra data per svolgere la manifestazione nella cittadina di Bibbiano, in Val d’Enza, in modo tale da lasciare la piazza del paese alla Lega.
La duplicazione dei Ministeri: quando gli equilibri interni alla coalizione giustificano un decreto-legge
Il decreto legge n. 1/2020, entrato in vigore il 10 gennaio 2020 dispone la scomposizione dell’attuale Ministero dell’istruzione, università e ricerca scientifica in due dicasteri, dotati entrambe di portafoglio: il Ministero dell’istruzione e il Ministero dell’università e della ricerca scientifica.
Perché ciò che Sabino Cassese sostiene contro il referendum elettorale non può essere condiviso
Sostiene Sabino Cassese (cfr. I rischi che si corrono a giocare con le leggi, in Corriere della sera dell’11 gennaio 2020), che il referendum elettorale per l’introduzione dei collegi uninominali sarebbe inammissibile, perché il “furbo architetto” della proposta avrebbe confezionato un quesito mediante un collage di norme, pensate per fini diversi e, quindi, prese a caso, facendo come “Tarzan che, per muoversi velocemente nella giungla, andava con liane da un albero all’altro”.
Il Re pallido dinanzi alla Consulta: le “posizioni organizzative a elevata responsabilità” e l’Agenzia delle Entrate
Citerò Il Re Pallido di D. Foster Wallace per iniziare: è utile richiamare questo capolavoro incompiuto, perché si svolge in un contesto di profonda trasformazione delle agenzie fiscali americane, e di passaggio dal modello burocratico a quello manageriale, problema che come vedremo è al centro anche della questione qui trattata…
Componenti del gruppo misto fatte nascere e morire dall’esterno: come ci siamo arrivati?
L’articolo con cui Salvatore Curreri ha sollevato la questione dello scioglimento della componente Cambiamo! – 10 Volte Meglio, all’interno del gruppo misto della Camera, ha il merito di invitare all’attenzione su un problema per nulla secondario:
Il gruppo politico etero-costituito ed etero-sciolto (le oscure vicende di “Cambiamo! 10 Volte Meglio”)
È opinione unanime, non solo in dottrina, che i gruppi politici in seno alle Camere si costituiscano e cessino per decisione dei parlamentari loro componenti. E in tal senso, invero, depongono i regolamenti di entrambe le camere.
Commissioni parlamentari acefale: una criticità da non sottovalutare
Tre commissioni parlamentari permanenti del Senato, come ricordato da un articolo del Sole 24ore del 4 gennaio, sono da diverso tempo “acefale” essendo prive del rispettivo presidente.
Perché il messaggio di fine anno di Mattarella indica alcuni preziosi rimedi contro il populismo. In risposta a Pietro Faraguna
Non condivido affatto il commento – scritto evidentemente “a caldissimo” – da Pietro Faraguna a proposito del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Discorso di fine anno 2019: il virus populista contagia il Quirinale?
Il 2019 si è concluso e immancabile è stato salutato dal discorso del Presidente della Repubblica. Un discorso apparentemente “classico”, che ha suscitato le reazioni più classiche: elogio diffuso da parte di (quasi) tutte le forze politiche, e reazioni più fredde da chi ha più interesse a far notare la propria diversità.