Tra le scadenze elettorali collegate al rinnovo delle Camere ve n’è una particolarmente stringente: a norma dell’articolo 7, comma 1, del d.P.R. 30 marzo 1957, n. 361, i soggetti indicati dalla disposizione citata – tra cui rientrano i sindaci dei comuni con più di ventimila abitanti – qualora intendano candidarsi alla Camera o al Senato devono presentare le dimissioni dalla carica ricoperta almeno centottanta giorni prima della data di scadenza del quinquennio di durata della Camera dei deputati, calcolato a partire dalla data della prima riunione delle nuove Camere (art. 7, comma 3).
tutela dei diritti
«Giudizio universale» tra emergenza climatica e “fine” del bilanciamento costituzionale
La causa climatica italiana “Giudizio universale” inizia finalmente a costituire oggetto di approfondimento monografico da parte della dottrina. È un riscontro importante, perché la vicenda è inedita nel panorama dell’esperienza giuridica nazionale e perché l’emergenza climatica ha, ad oggi, appassionato poco o nulla l’opinione dei giuristi del nostro Paese (a differenza dell’inflazionata passione per l’emergenza Covid).
La causa climatica “Giudizio Universale” e la difesa dello Stato
Il giorno 21 giugno scorso, ha avuto luogo l’udienza istruttoria, presso il Tribunale civile di Roma, della causa “Giudizio Universale”, il primo contenzioso climatico italiano.
Prescrizione penale: lo scriteriato risentimento populista
La Costituzione (art. 111) afferma che “La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge” e le norme sulla prescrizione, unite al diritto al giusto processo, sono preordinate a garantire il diritto dell’imputato a non dover subire un giudizio senza fine.
Halloween! Il Caso Diciotti e il fantasma dell’atto politico
Riferisce la stampa, citando la comunicazione inviata dalla Procura di Catania al ministro Salvini, che il ritardo nello sbarco della nave Diciotti è “giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale per la separazione dei poteri, di chiedere in sede Europea la distribuzione dei migranti (e il 24 agosto si è riunita la Commissione europea) in un caso in cui secondo la convenzione Sar sarebbe toccato a Malta indicare il porto sicuro“. Per questo motivo il Procuratore Carmelo Zuccaro chiede al Tribunale dei ministri di Catania l’archiviazione.