Perché il presidente della camera può salvare radio radicale

di Salvatore Curreri

Come noto, lo scorso 21 maggio è scaduta la convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico e Radio Radicale (rectius: il Centro di produzione Spa) in base alla quale i cittadini italiani hanno potuto ascoltare non solo le sedute parlamentari (come si limita a fare il canale Rai Gr Parlamento), ma anche…

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Autonomia speciale e buon senso ordinario

di Antonio D’Andrea

Nel  discutere del rilancio delle autonomie territoriali nell’ordinamento italiano in una recentissima occasione nella quale erano presenti autorevoli costituzionalisti (che da tempo indagano il sistema autonomistico del nostro Paese), ho sostenuto, da studioso interessato a preservare un assetto democratico e partecipativo nel quale si possa esprimere il “buon” autogoverno territoriale, una tesi semplice che mi appare logica e in linea con gli scopi dichiarati e perseguiti in particolare dai colleghi che si occupano della questione con maggiore competenza e profondità.

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Requiem per una defunta… C’era una volta la riserva di legge in materia elettorale

di Giovanni Tarli Barbieri

Lo strano caso di un comunicato stampa della Cassazione che stabilisce criteri per l’assegnazione dei c.d. “seggi supplementari” al Parlamento europeo che potrebbero essere proclamati a seguito delle elezioni del 26 maggio 2019.

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Non c’e pace per i partiti, neppure nel “decreto crescita”

di Gianluca De Filio

Il decreto-legge 34/2019 (attualmente in fase di conversione: a.c. 1807) reca misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi. Un provvedimento di natura economica che, però, andrà a modificare (ancora una volta) anche parte della legislazione riguardante partiti e movimenti politici.

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Francia: riflettendo su un “referendum di iniziativa condivisa”

di Marta Giacomini

Mentre in Italia la riforma costituzionale per introdurre il referendum propositivo è in discussione al Senato, l’11 aprile scorso l’Assemblea nazionale francese ha adottato il testo definitivo della c.d. loi PACTE, vale a dire la legge che prevede il contestato progetto del Presidente Macron per la privatizzazione degli aeroporti di Parigi.

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Scuola e Regioni differenziate, si vaga nel buio

Roberta Calvano

Nonostante l’art. 33 Cost. affidi alla Repubblica, costantemente interpretata come Stato, il compito di dettare le norme generali sull’istruzione, sin dall’introduzione del principio dell’autonomia scolastica nella legge Bassanini n. 59 del 1997, e poi con il suo inserimento nell’art. 117 Cost. nel 2001, si è tentato di spostare gradualmente verso la periferia il baricentro del sistema nazionale di istruzione.

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Federalismo scolastico?

di Giovanni Di Cosimo

Finora il dibattito sul regionalismo differenziato si è concentrato soprattutto sui profili finanziari degli accordi fra il Governo e le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Ma aspetti controversi emergono anche relativamente alla definizione delle materie. Da questo punto di vista, la materia più problematica è forse l’istruzione, uno dei capisaldi dello stato sociale strettamente legata all’effettiva realizzazione del principio di eguaglianza. Due sono gli aspetti più critici.

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