La XVIII legislatura ha rischiato di essere la più breve della storia (per le difficoltà nella formazione del primo governo Conte), ma, alla fine, è stata una delle più attive per quanto riguarda le riforme costituzionali. Dopo la riduzione del numero dei parlamentari (l. cost. 1/2020), l’equiparazione dell’elettorato attivo tra Camera e Senato (l. cost. 1/2021) e l’introduzione della tutela esplicita dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi (l. cost. 1/2022), si continua a dibattere su altre riforme da poter approvare in questo ultimo anno di legislatura.
Mese: Aprile 2022
La politica estera dell’UE rispetto all’Ucraina: fine dell’illusione del soft power?
Nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla Relazione sull’attività della Corte costituzionale nel 2021, il Presidente Giuliano Amato ha adombrato il tramonto della strategia dell’UE incentrata sul soft power, anziché sull’hard power: «in tempi di lupi, quanto è efficace esercitare il soft power?»
La Costituzione, la guerra e le Patrie degli altri
Quando la Costituzione italiana fu approvata erano trascorsi più di due anni dall’istituzione della Organizzazione delle Nazioni Unite e dalla fine della Seconda guerra mondiale.
La rielezione di Orbán in Ungheria nonostante le minacciate “sanzioni economiche” alle democrazie illiberali
La rielezione di Orbán, in Ungheria, arriva a poco più di un mese dal 16 febbraio 2022. In questa data si è celebrata la “vittoria dello Stato di diritto” sulle recalcitranti Polonia e Ungheria, grazie alle due sentenze della Corte di giustizia che hanno rigettato i ricorsi dei governi di questi due Paesi contro il nuovo regolamento sul «regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell’Unione» (2020/2092).
Tra diritto di insistenza e gare c’è di mezzo il mare
Confermando quanto già deciso dalla Corte di Giustizia U.E. nella ormai nota sentenza Promoimpresa del 2016, due recenti pronunce dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (nn. 17 e 18/2021) hanno rilevato il contrasto tra il diritto nazionale e quello europeo in materia di concessioni balneari (si vedano le osservazioni di Angela Cossiri).
Il voto dei fuorisede: una vergogna italiana a cui non si intende rimediare
E’ passato giusto un anno da quando, nell’imminenza delle elezioni calabresi e in alcune città, pubblicammo un’aperta denuncia dello stato di passività delle istituzioni parlamentari in relazione a un tema di primissimo rilievo in ogni sistema democratico: come consentire la partecipazione al voto dei cittadini “non residenti”.