Il referendum abrogativo è una cosa seria, ma chi lo propone non sempre lo è. E l’astensionismo che ha vanificato i referendum per i quali si è votato ieri lo ha clamorosamente confermato.
editoriale
Dove siamo? Tra tecniche di legislazione, sciopero dei magistrati e demanio marittimo
È forse il momento di soffermarsi sul criterio da seguire nel formulare le norme; considerati i risultati, quello adottato sinora fa sorgere qualche dubbio.
Pensieri sparsi su pace e caos globale
Il principio internazionalista nella Costituzione è l’ultimo dei grandi “meta-principi” a venir sintetizzato dalla dottrina maggioritaria (Mortati, 1969): non a caso, esso si afferma a partire dalla metà degli anni Settanta (A. Cassese, 1975; Pizzorusso, 1978; ecc.).
Il voto dei fuorisede: una vergogna italiana a cui non si intende rimediare
E’ passato giusto un anno da quando, nell’imminenza delle elezioni calabresi e in alcune città, pubblicammo un’aperta denuncia dello stato di passività delle istituzioni parlamentari in relazione a un tema di primissimo rilievo in ogni sistema democratico: come consentire la partecipazione al voto dei cittadini “non residenti”.
Libertà e regole (anche grammaticali)
Il diritto sta attraversando un periodo difficile non perchè non viene osservato, evento ricorrente, ma perchè affiorano tentativi di trasformarne la funzione.
Perché Draghi non può subito andare al Quirinale
Come si sa, un’ipotesi da tempo circolante e che, peraltro, gode di largo credito (più – direi – tra la gente comune che tra gli operatori politici, timorosi delle conseguenze che potrebbero aversene nel Governo e, soprattutto, per la durata della legislatura) è che il successore di Mattarella, stante la (ad oggi…) irremovibile indisponibilità di quest’ultimo alla sua eventuale rielezione, possa essere l’attuale Presidente del Consiglio, Mario Draghi: persona di levatura internazionale, indubbie capacità, qualità morali indiscusse.
Sopprimere la parola “razza” dall’art. 3 della Costituzione?
Si ripresenta, periodicamente, il dibattito sull’opportunità di sopprimere la parola “razza” dal primo comma dell’art. 3 Cost. Il caso che, qualche mese fa, ha ravvivato un dibattito nato non certo oggi e non solo in Italia è stato offerto dal Regolamento dell’Unione europea 2016/679 (in tema di protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e di libera circolazione di tali dati), che all’art. 9, comma 1, vieta il trattamento, tra l’altro, di «dati personali che rivelino l’origine razziale o etnica».
Parità di genere: una provocazione
Per la rapidità con la quale evolvono le situazioni, diventa sempre più difficile fare previsioni sul futuro. Una delle conseguenze è che molte decisioni vanno riviste con la stessa rapidità, provocando perplessità nell’opinione pubblica, abituata a tempi diversi.
Il popolo non esiste, la democrazia invece sì!
*di Gladio Gemma (in memoria)*
Secondo un detto, “le bugie hanno le gambe corte”. Credo sia vero, ma sia necessario aggiungere, criticamente, che “le grandi bugie hanno le gambe lunghe”. Infatti, se rievochiamo la storia e, ad esempio, pensiamo alle vicende degli ebrei, verifichiamo quali menzogne storiche nei loro confronti (e non solo quelle naziste) siano state durature.
“Paura del tiranno”: una psicopatologia culturale
La psicologia ha individuato due tipi di paure. La prima è di natura funzionale (razionale, può dirsi con un ossimoro). Essa si sostanzia nel timore di un evento negativo, probabile e pericoloso ed è utile perché alimenta una reazione onde prevenire o contrastare l’evento stesso:
È bene fare il male? Sì, quando è necessario!
Partiamo da un’opinione comune: occorre fare il bene, cioè detto in termini quanto mai banali, compiere azioni utili per la soddisfazione delle esigenze altrui, oppure omettere comportamenti che possano provocare danni o sofferenza ad altri esseri umani.
Riforma dei regolamenti parlamentari: un dibattito interessante
L’ultimo numero di Quaderni costituzionale prende spunto dai cinquant’anni della riforma dei regolamenti parlamentari del 1971 per dedicare la sua sezione monografica ad una riflessione a più voci (Manzella, Manetti, Lasorella, Ruotolo e Fasone) sul c.d. giusto procedimento legislativo.