Ddl Zan: proviamo a fare chiarezza

di Salvatore Curreri

Il disegno di legge “Zan” è inutile, repressivo e ambiguo, come sostengono i suoi critici? Oppure intervenire in materia è opportuno, come autorevolmente affermato dal Presidente della Corte costituzionale Coraggio (nomen omen)? Per rispondere a questa domanda occorre approfondire il tema sotto un profilo strettamente giuridico.

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In memoriam del primo comma dell’art. 64 Cost.

di Salvatore Curreri

 

Nel parere sui requisiti per costituire componenti politiche nel gruppo misto, approvato dalla Giunta per il regolamento del Senato lo scorso 11 maggio e ottimamente qui commentato da Gabriele Maestri, c’è un profilo che è rimasto in ombra: si può introdurre per via interpretativa quella che è di fatto una modifica del regolamento del Senato?

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Integrazione europea attraverso il diritto? Due recenti ordinanze della Cassazione in tema di assegni familiari per i lavoratori extra-UE

di Andrea Guazzarotti

Un conflitto tra legislazione nazionale in materia di assegni familiari in favore di lavoratori extra-UE e direttive dell’UE sta dando luogo a un paradigmatico caso di c.d. “tutela multilivello” dei diritti, in cui si intrecciano, nell’ordine cronologico degli interventi, competenze giurisdizionali dei giudici comuni, della Corte di giustizia, della Corte costituzionale.

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Costituzionalità, legalità, giustizia. Riflessioni

di Enrico Cuccodoro

E’ qualche tempo che vado riflettendo intorno alla dimensione della crisi, la quale pervade le massime istituzioni, e si condensa nel terreno concreto della esperienza e del giudizio per ogni cittadino avvertito, e con particolare considerazione e sensibilità riguardo pure la sfera delle nuove generazioni, del dinamico, problematico “mondo” dei giovani di adesso, il futuro del Paese.

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Libertà “climaticamente” condizionate e governo del tempo nella sentenza del BVerfG del 24 marzo 2021

di Michele Carducci

Roberto Bin ha giustamente definito rivoluzionaria la recente sentenza del Tribunale costituzionale tedesco in tema di cambiamento climatico.

In effetti, contenuto è estremamente interessante ma la sua lettura non è scontata, perché richiede la considerazione non solo del diritto costituzionale tedesco, con la sua peculiare evoluzione sui doveri statali di protezione e sul principio di precauzione (per una sintesi recente, si v. W. Kahl, Klimaschutz und Grundrechte, 2021), ma anche della singolare dinamica delle fonti del diritto climatico all’interno dello spazio giuridico europeo. È in questa prospettiva, infatti, che si muove la sentenza tedesca.

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