La vicenda riguardante il sen. Gasparri, accusato da una nota trasmissione televisiva di non aver dichiarato una carica ricoperta in una società privata, costituisce un’utile occasione per fare un po’ di chiarezza sugli obblighi di trasparenza ai quali il parlamentare è soggetto all’atto dell’assunzione della carica.
parlamentari
Il mercimonio dell’attività parlamentare è insindacabile dal giudice?
Lo scandalo che ha colpito il Parlamento europeo, con l’arresto in flagranza della sua vicepresidente, pone tra gli altri il problema della sindacabilità delle sue opinioni in difesa del Qatar perché, come sembra, frutto di una precedente attività delittuosa.
Elezioni anticipate per salvare i vitalizi dei parlamentari? Sciocchezze
Uno dei temi riemersi a seguito della crisi del Governo Draghi, e del conseguente scioglimento anticipato delle Camere , attiene ad un aspetto del tutto secondario della vita delle istituzioni, ma sempre oggetto di forte attenzione da parte dell’opinione pubblica.
Lido Montecitorio, ovvero l’abuso del conflitto fra poteri a tutela delle concessioni balneari
La questione della proroga delle concessioni balneari senza gara, giudicata dal Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria irreparabilmente contraria al diritto europeo e dunque non più replicabile dall’inadempiente legislatore italiano (si v. in questo sito le osservazioni di Angela Cossiri e Alessandra Camaiani), arriverà prossimamente all’attenzione della Corte costituzionale.
«Lanciami le componenti!» anche al Senato: riflessioni e dubbi sul parere della Giunta
Adelante con juicio. Si può riassumere così il parere votato (si suppone a maggioranza) dalla Giunta per il regolamento del Senato sulla possibilità di formare componenti politiche nel gruppo misto anche a Palazzo Madama.
Uno scandalo al sole: il Bonus Partite IVA e la propaganda in vista del referendum costituzionale
In questi giorni caldi d’agosto c’è uno scandalo al sole che indigna (e appassiona) gli italiani, sia quelli che possono permettersi delle vacanze ristoratrici dopo gli stress dovuti al lockdown e alla pandemia, sia quelli che (ahiloro) non riescono a godersi una pausa tra l’inverno e la primavera passati così faticosamente e il nebuloso autunno che ci aspetterà tra qualche settimana. Si tratta del Bonus di 600 euro diretto alle partite IVA previsto dal Decreto Cura Italia.
Chi ha paura del popolo? Perché il PD dovrebbe promuovere il referendum sul taglio dei parlamentari. Un’opinione controcorrente
Mentre pensavo a momenti storici simili al voto di martedì 8 ottobre, con il quale la Camera ha dato via libera alla modifica degli Articoli 56 e 57 della Costituzione, mi sono venuti in mente solo parlamenti codardi che si sono spogliati dei propri poteri in favore di dittatori e caudilli. Azzardare simili accostamenti sarebbe fuori luogo, ma la legge di revisione costituzionale appena licenziata è sicuramente un singolarissimo caso di automutilazione parlamentare.
Sul taglio dei parlamentari
La prima deliberazione parlamentare è intervenuta, stabilendo che i deputati diventeranno 400 e i senatori 200. La riforma sembra, perciò, andare avanti. E col consenso degli italiani. Direi che va avanti proprio perché gli italiani la desiderano, visto che i parlamentari, che pure la stanno approvando, l’apprezzano molto meno, se non per nulla.
La riduzione del numero dei parlamentari: non è tutto oro ciò che luccica…
In questi giorni la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati sta discutendo in prima lettura il progetto di revisione costituzionale (A.C. 1585), approvato dal Senato lo scorso 7 febbraio, che prevede la riduzione del numero dei parlamentari: 400 deputati al posto degli attuali 630 e 200 senatori anziché 315.
La riforma dei vitalizi in corso
Il presidente della Camera Roberto Fico ha sottoposto all’ufficio di presidenza della Camera nella seduta del 27 giugno una proposta di delibera volta a riformare i così detti assegni vitalizi. Quelle erogazioni che percepiscono i deputati cessati dal mandato prima del 31 dicembre 2011.
Mandato parlamentare alla portoghese? Il “contratto di governo” non è chiaro
di Alessandro Morelli
Il “contratto di governo” è ormai quasi concluso. La bozza del 15 maggio consta di ben 29 punti, alcuni dei quali, come si legge nel testo, bisognosi di “un ulteriore vaglio in sede contrattuale”, altri di “un vaglio politico primario”, mentre altri ancora sarebbero “in corso di approfondimento”. Tra i punti più interessanti troviamo l’introduzione di un “vincolo di mandato popolare” (punto 19), che, com’è noto, è uno dei cavalli di battaglia del M5s.
Lo scandalo vero è il cumulo dei vitalizi. Che dice Fico?
Mentre il Presidente della Camera Roberto Fico prosegue nella battaglia contro i vitalizi, da eliminare retroattivamente in malo modo e forse incostituzionalmente, con un provvedimento destinato a colpire soprattutto le vedove degli ex parlamentari che beneficiano della reversibilità di quel vitalizio, lo stesso Fico si dimentica di una ingiustizia più grande: quella del cumulo dei vitalizi di cui possono godere molti parlamentari.