Manuel Valls, già Primo ministro francese dal 2014 al 2016 durante la presidenza Hollande, ha ufficializzato a fine settembre la sua candidatura a Sindaco di Barcellona. Contestualmente, ha annunciato le sue dimissioni da deputato in Francia, motivando la scelta con ragioni etiche, nel rispetto dei cittadini spagnoli e francesi.
Mese: Novembre 2018
Linguaggio pubblico ed educazione costituzionale
Lasciate le ruspe, e dismesso per qualche ora l’abito del Ministero dell’Interno, momentaneamente in sosta al tunnel del Brennero, il neo-ministro dell’amore si trasforma in “compagno” svestito, tra le lenzuola, in un post pubblicato su Instagram dall’ormai ex-fidanzata, che annuncia ufficialmente, con una frase dell’artista Gio Evan, la fine della loro relazione.
Condono: che cos’è? (A proposito di case abusive terremotate)
Il condono, quello edilizio, in questi ultimi giorni è tornato di attualità e, come era prevedibile, si sono subito creati schieramenti contrapposti. Anche per questo sarebbe il momento di chiarire alcuni punti, rimasti nell’ombra per ragioni facili da cogliere.
Il risparmio di spesa può prevalere sul diritto di voto? Il caso dell’election day in Basilicata
La Regione Basilicata ha indetto, con decreto della vice presidente della Giunta regionale facente funzioni del Presidente, attualmente impedito a svolgere le proprie funzioni, le elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio regionale per il prossimo 26 maggio 2019, accorpando il voto regionale a quello per le elezioni del Parlamento europeo.
I fondi della Lega dopo l’ordinanza del Tribunale del riesame di Genova
Su ricorso della Procura, il Tribunale (Sezione III Penale, specializzata per il riesame) di Genova si è pronunciato nuovamente, il 6 settembre 2018, in merito al sequestro finalizzato alla confisca diretta delle somme di denaro appartenenti alla “Lega Nord per l’Indipendenza della Padania”.
Prescrizione e tempo del processo: un problema complicato
Da anni il dibattito attorno alla prescrizione del reato è assai turbolento, pur con toni variegati. Unico merito del recente emendamento 1.124 al disegno di legge depositato alla Camera dei deputati A.C. 1189 è quello di aver centrato il punto della tormentata questione: radicalmente, l’an stesso della prescrizione.
Il governo della continuazione
Napolitano era ancora Presidente della Repubblica e i 5 stelle già reclamavano il suo intervento denunciando “l’abominio che si sta consumando nelle aule parlamentari” a causa dello “stravolgimento del consueto iter parlamentare”. L’abominio era prodotto dall’approvazione dei “decreti–vergogna in nome dell’urgenza, i cui contenuti esulano dall’oggetto stesso del decreto”.Questo scempio avrebbe dovuto finire con il “governo del cambiamento”.
Controversie spaziali: lo spoils system ai danni del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana
Ha fatto scalpore la recente decisione del Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti di revocare la nomina di Roberto Battiston alla presidenza dell’Agenzia Spaziale Italiana.
La prescrizione nel ddl Bonafede: quando le divisioni politiche stressano le procedure parlamentari
Il disegno di legge 1189 presentato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, come noto, interviene in materia di reati contro la pubblica amministrazione e in materia di trasparenza dei partiti. Il tema della prescrizione non è invece ricompreso nel suo ambito normativo. Due emendamenti presentati dai relatori del provvedimento, i deputati Francesca Businarolo e Federico Forciniti (l’emendamento 1.100, poi ritirato, e l’emendamento 1.124), proponendo una novella in particolare al comma secondo dell’articolo 159 del Codice Penale, intervengono sulla decorrenza della prescrizione dei reati.
Giudici (di Cassazione) renitenti alla Corte costituzionale
Si è avuto modo di dare conto in questo giornale di un’importante sentenza (269/2017): in essa, la Corte costituzionale sembra aver parzialmente mutato parte della propria giurisprudenza in tema di rapporti tra diritto interno e diritto UE.
Halloween! Il Caso Diciotti e il fantasma dell’atto politico
Riferisce la stampa, citando la comunicazione inviata dalla Procura di Catania al ministro Salvini, che il ritardo nello sbarco della nave Diciotti è “giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale per la separazione dei poteri, di chiedere in sede Europea la distribuzione dei migranti (e il 24 agosto si è riunita la Commissione europea) in un caso in cui secondo la convenzione Sar sarebbe toccato a Malta indicare il porto sicuro“. Per questo motivo il Procuratore Carmelo Zuccaro chiede al Tribunale dei ministri di Catania l’archiviazione.