BAVIERA
Ma di cos’è simbolo la croce?

di Giovanni Di Cosimo

La controversa questione dei simboli religiosi torna periodicamente all’attenzione dell’opinione pubblica europea. Protagonista dell’ultima puntata è Markus Söder, Presidente della Baviera dallo scorso marzo, che con un post su facebook ha comunicato che dal primo giugno verranno installate croci in tutti gli edifici pubblici.

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Il “contratto di governo”: le procedure vengono prima dei contenuti

di Roberto Bin
Se davvero, come mi ero augurato (vedi da ultimo l’articolo del 23 aprile), si apre uno spiraglio per la stesura di un “contratto di governo” tra M5S e il PD, mi sembra necessario partire anzitutto da alcune regole di procedura, prima ancora di iniziare a delineare i punti programmatici attorno ai quali stendere il contratto.

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Contratto di governo: un passo avanti!

di Roberto Bin

Mentre l’attenzione della stampa era concentrata sugli esiti delle votazioni nel nostro Ohio, cioè il Molise, il comitato messo in piedi dal professor Giacinto Della Cananea, per incarico di Di Maio, ha reso disponibile la sua relazione. L’incarico era di studiare se nei programmi delle forze politiche affiorino convergenze tali da permettere l’elaborazione di un’agenda condivisa per il governo del Paese, e quali ne possano essere i contenuti.

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Magistratura e Resistenza

di Sandro De Nardi *

Il 22 aprile 1975, nell’ambito delle celebrazioni dedicate al trentesimo anniversario della Liberazione, si è tenuta a Palazzo dei Marescialli un’apposita seduta plenaria dell’organo di governo autonomo della magistratura ordinaria per rendere omaggio al contributo che anche numerosi esponenti dell’Ordine giudiziario offrirono alla Resistenza.

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La strana risposta del presidente Fico: è così che si rilancia il ruolo del Parlamento?

di Roberto Bin

Alle lettere e agli interventi in aula di alcuni deputati che rivolgevano al Presidente Fico la richiesta di verificare la compatibilità con la Costituzione e con il Regolamento della Camera di alcune norme dello Statuto del gruppo del M5S, di cui Fico è membro, egli ha dato una risposta che non può essere data per scontata.

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La sanzione pecuniaria ai voltagabbana ha un acre sapore

di Roberto Bin

Al di là dell’uso polemico di cui è stata fatta oggetto (vedi la lettera dell’on. Magi al neo-Presidente della Camera Fico), la questione della sanzione che il regolamento del Gruppo parlamentare del M5S minaccerebbe (uso il condizionale, perché non è reperibile una fonte ufficiale di questo testo, come denunciato da un intervento alla Camera dell’on. Ceccanti) di applicare agli eletti che intendono cambiare gruppo è davvero semplice. Anche se si tratta di un vecchio pallino del Movimento, già previsto dalle sue autoregolamentazioni, si tratta di una norma (a) inutile e (b) inaccettabile.

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8, 5, 2: un modo per incidere concretamente sulla vita della comunità

di Antonio Ramenghi

E’ tempo di dichiarazione dei redditi. Non felicissimo. Per nessuno. Pagare le tasse, a questi livelli, non è proprio un piacere, ma resta un dovere per tutti, se proprio non si vuol dire come sosteneva il compianto ministro Tommaso Padoa Schioppa, che pagare le tasse è bello… Nel compiere questo bel dovere abbiamo la possibilità di scegliere come finalizzare parte della nostra contribuzione. Un modo per incidere, ciascuno con una quota del proprio reddito, sulla vita della comunità nazionale e locale, esercitando tutte e tre le opzioni relativamente alla destinazione dell’8, del 5, del 2 per mille del reddito.

Tre opzioni che non tutti esercitano. Ed è a mio parere un errore, perché in questo modo si rinuncia a esprimere il proprio pensiero e a sostenere concretamente realtà importanti che riguardano il credo religioso, la ricerca scientifica, la difesa del territorio e dei beni artistici e culturali, la galassia del volontariato e le organizzazioni che si occupano di medicina e cura, di assistenza e prevenzione, l’organizzazione politica che si esprime nei partiti. Sono convinto che se tutti esercitassero queste tre opzioni, le cose andrebbero meglio su molti fronti.

Nei modelli predisposti per la dichiarazione dei redditi le possibili opzioni per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille sono in larga misura indicate. Può essere utile ricordarle  nel dettaglio, rinviando al link dell’agenzia delle entrate per il lungo elenco dei destinatari del 5 per mille. Qui sotto sono indicati i codici di ciascun partito politico che non sono riportati nei modelli. Anche il 2 per mille è importante e, come descritto il un precedente articolo, sono ancora pochi i cittadini che se ne servono per sostenere il proprio partito.

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Lo scandalo vero è il cumulo dei vitalizi. Che dice Fico?

Mentre il Presidente della Camera Roberto Fico prosegue nella battaglia contro i vitalizi, da eliminare retroattivamente in malo modo e forse incostituzionalmente, con un provvedimento destinato a colpire soprattutto le vedove degli ex parlamentari che beneficiano della reversibilità di quel vitalizio, lo stesso Fico si dimentica di una ingiustizia più grande: quella del cumulo dei vitalizi di cui possono godere molti parlamentari. 

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Alla Camera costituito, in deroga, il gruppo di Liberi e Uguali: una decisione legittima, imparziale, opportuna

di Salvatore Curreri

Come previsto l’Ufficio di Presidenza della Camera, nella seduta del 9 aprile, ha autorizzato all’unanimità la costituzione in gruppo parlamentare autonomo dei 14 deputati di Liberi e Uguali, finora confluiti nel gruppo misto.(http://www.lacostituzione.info/index.php/2018/04/07/spigolature-dai-nuovi-gruppi-parlamentari/).

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Di Maio ha ragione: il “contratto di governo” è la via giusta

di Roberto Bin

In precedenti contributi in questo giornale (del 5 e del 7 marzo) avevo ipotizzato che l’unica seria via d’uscita dalla crisi sarebbe stato un accordo di governo tra M5S e il PD, sottolineando due volte la differenza fondamentale tra un’alleanza e un accordo: la prima rappresenta un patto su un programma politico ampio e stabile, con cui ci si presenta agli elettori, il secondo un contratto in cui i contraenti convergono su questioni di comune interesse.

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Spigolature dai nuovi gruppi parlamentari

di Salvatore Curreri

La costituzione dei gruppi parlamentari costituisce un passaggio essenziale per l’inizio delle attività delle camere. Non a caso, infatti, essa avviene subito dopo l’elezione del Presidente (entro due giorni dalla prima seduta alla Camera; entro tre al Senato: artt. 14.3 reg. Cam. e 14.2 reg. Sen.) perché è dalla loro composizione numerica – e quindi dai loro rapporti di forza nonché dalla loro collocazione politica – che dipende la successiva costituzione degli organi di cui ciascuna camera si compone: Presidenza, Commissioni, Giunte, Comitato per la legislazione.

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