La Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi respinge l’istanza di un senatore perché tale carica non gli conferirebbe tale diritto ma solo quello di presentare interrogazioni e interpellanze; alle quali però il Governo non risponde…
La Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi respinge l’istanza di un senatore perché tale carica non gli conferirebbe tale diritto ma solo quello di presentare interrogazioni e interpellanze; alle quali però il Governo non risponde…
Un trafiletto in taglio basso. Questo è (al massimo) lo spazio dedicato dai maggiori quotidiani alla notizia che la Capitaneria di Porto di Siracusa ha multato per poco più di 2 mila euro alcuni deputati
di Salvatore Curreri
La costituzione dei gruppi parlamentari costituisce un passaggio essenziale per l’inizio delle attività delle camere. Non a caso, infatti, essa avviene subito dopo l’elezione del Presidente (entro due giorni dalla prima seduta alla Camera; entro tre al Senato: artt. 14.3 reg. Cam. e 14.2 reg. Sen.) perché è dalla loro composizione numerica – e quindi dai loro rapporti di forza nonché dalla loro collocazione politica – che dipende la successiva costituzione degli organi di cui ciascuna camera si compone: Presidenza, Commissioni, Giunte, Comitato per la legislazione.
di Roberto Bin
Scandalizzarsi ormai è difficile, il quadro politico-istituzionale si è degradato a tal punto che non ci si sorprende più di niente. Dopo le legislature (perché il fenomeno non è limitato solo all’ultima, ma è un fenomeno serio risalente nel tempo) in cui il “cambio di casacca” di deputati e senatori è diventata prassi ordinaria che ha consentito a diversi governi di “acquisire” il sostegno necessario in Parlamento, le solite anime belle hanno inserito nei loro programmi elettorali una riforma davvero importante: il superamento del divieto di mandato imperativo.
“Nessuno dei tre ricorsi individua in modo chiaro e univoco né la qualità in cui i ricorrenti si rivolgono alla Corte né le competenze eventualmente lese né l’atto impugnato. Tali gravi carenze degli atti introduttivi non mettono la Corte in condizione di deliberare sul merito delle questioni. Perciò ne è stata dichiarata l’inammissibilità”.
di Roberto Bin
Sí, questo è uno sfogo, di un’irritazione profonda covata da tempo da uno che da sempre ha creduto nella centralità della politica. Il bersaglio di questo sfogo sono i politici che hanno cambiato la loro collocazione politica e persino la loro collocazione nel Governo.
di Giampiero Buonomo*
Quello del politico è un lavoro? A leggere la proposta di legge Richetti (Atto Camera n. 3225-A), parrebbe di sì. Il suo articolo 2, infatti, sposa per gli ex parlamentari la tesi del “trattamento previdenziale differito”, secondo l’indirizzo già segnato dalla delibera Schifani/Fini del 2012.
di Stefano Ceccanti
Il testo di questo articolo-guida sulla riforma della legge elettorale da oggi all’esame della Camera è aggiornato alle ore 16 del 6 giugno 2017. Per successivi aggiornamenti cliccare qui.
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