Il Governo sta licenziando un decreto-legge (l’ennesimo provvedimento imposto dalla “straordinaria necessità ed urgenza di procedere”!) che non serve proprio a niente*. E’ previsto il cambio di intitolazione di ben cinque ministeri, con l’aggiunta di integrazioni più o meno esotiche.
decreto legge
Un giudice può disapplicare le leggi che gli sembrano incostituzionali?
L’interrogativo del titolo ha intrigato i costituzionalisti più di mezzo secolo fa, ma la risposta negativa è ormai certa, e nessuno ne dubita più: la Corte costituzionale è sempre stata ferma sul punto. Ma qualcuno ci prova ancora, convinto che le sue personali considerazioni attorno alla successione di atti con cui il Governo ha fatto fronte alla pandemia sia viziata irrimediabilmente.
Nessun parlamentare è un’isola: green pass ed elezione del Presidente della Repubblica
Con l’ordinanza n. 15/2022, la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso di alcuni parlamentari sardi e siciliani, sprovvisti del green pass, diretto contro il decreto-legge 30 dicembre 2021 n. 229.
Il Decreto proroga emergenze Covid. Una piccola legge con grandi criticità
Il decreto legge 30 luglio 2020, n.83, recante misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da Covid-19 deliberata il 31 gennaio 2020, è un provvedimento che potremmo definire di “coordinamento” della legislazione emergenziale.
Tra decreti e decreti: l’importanza di usare lo strumento giusto
In attesa di vedere come sarà la fase due, cerchiamo di capire meglio quel che è capitato finora.
La duplicazione dei Ministeri: quando gli equilibri interni alla coalizione giustificano un decreto-legge
Il decreto legge n. 1/2020, entrato in vigore il 10 gennaio 2020 dispone la scomposizione dell’attuale Ministero dell’istruzione, università e ricerca scientifica in due dicasteri, dotati entrambe di portafoglio: il Ministero dell’istruzione e il Ministero dell’università e della ricerca scientifica.
La strana storia del “decreto crescita”
Il decreto cosiddetto crescita approvato ieri sera ha una caratteristica davvero singolare.
Un nuovo problema per il Presidente Mattarella: si può introdurre il reddito di cittadinanza con un decreto-legge?
Sin dall’inizio questo Governo ha mostrato di non voler prendere sul serio quell’impegno scritto nel mitico “contratto” di maggioranza: “Vogliamo rafforzare la fiducia nella nostra democrazia e nelle istituzioni dello Stato. Intendiamo incrementare il processo decisionale in Parlamento e la sua cooperazione con il Governo” (su cui rinvio a Il governo della continuazione).
Il vero intruso nel decreto dignità: le società sportive
Le polemiche che da giorni stanno investendo il così detto “decreto dignità”