Nella mattinata del 17 gennaio la Camera dei Deputati ha eletto due Segretari di Presidenza, l’on. Mara Carfagna (Gruppo Azione – P.E.R.- Renew Europe) e l’on. Francesco Battistoni (Gruppo Forza Italia – Berlusconi Presidente – PPE).
gruppi parlamentari
Premierato? Una risposta sbagliata a un problema mal posto
Il problema è chiaro a tutti: la storica instabilità dei Governi nazionali. Le statistiche sono impietose e le conseguenze del fenomeno sono evidenti: Governi costretti ad occuparsi più della ricerca del consenso elettorale verso i singoli partiti uniti nella coalizione di maggioranza (mentre è quasi fisiologico che altrettanto capiti ai partiti di opposizione), piuttosto che impegnarsi seriamente su obiettivi e strategie di lunga gittata, cioè a tutto ciò che richiederebbe un serio “governo” del Paese purificato dalla contingenza.
Gruppi politici e “anti-trasfughismo”: nuove regole e spunti critici
La disponibilità dei testi di riforma dei regolamenti parlamentari predisposti dalle Giunta per il regolamento di Camera (v. l’allegato alla seduta del 17 febbraio) e Senato (v. il testo base adottato nella seduta del 18 gennaio 2022) consente finalmente di poter svolgere alcune prime considerazioni su un tema la cui importanza è inutile qui evidenziare.
Il tentato “putsch” della Casellati
Per quanto (pare) destinato a non aver seguito, il tentativo della Presidente del Senato di autorizzare la costituzione del gruppo parlamentare Costituzione, Ambiente e Lavoro, grazie al contrassegno elettorale dell’Italia dei Valori, non merita proprio di passare inosservato per molteplici ragioni.
Che cosa è successo nel Parlamento alla vigilia dell’elezione del PDR? I movimenti tra i gruppi e l’instabilità politica degli eletti
In tutti questi mesi il prof. Curreri ha mantenute aggiornate le tabelle degli spostamenti di deputati e senatori da un gruppo all’altro iniziati all’indomani delle elezioni del 2018. Come si può vedere, il Parlamento che – con l’integrazione dei rappresentanti delle regioni – si avvia a eleggere il nuovo Capo dello Stato è assai diverso da quello eletto dai cittadini italiani nel 2018. Verrebbe da chiedersi quale legittimazione politica esso abbia: è opportuno che un Parlamento trasformista elegga un Presidente che rimarrà in carica sino al 2029, quando esso stesso dovrà essere rieletto, al più tardi, all’inizio del 2023? Non sarebbe meglio che il nuovo Presidente fosse eletto dal nuovo Parlamento?
L’espulso dal gruppo alla ricerca del suo giudice
La Commissione contenziosa del Senato, con decisione dello scorso 13-26 aprile, ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato da sei senatori (Lezzi, Lannutti, Abata, Angrisani, Corrado e Di Micco) contro il Presidente del Senato per averli assegnati al gruppo misto dopo la loro espulsione dal gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle.
«Lanciami le componenti!» anche al Senato: riflessioni e dubbi sul parere della Giunta
Adelante con juicio. Si può riassumere così il parere votato (si suppone a maggioranza) dalla Giunta per il regolamento del Senato sulla possibilità di formare componenti politiche nel gruppo misto anche a Palazzo Madama.
Il partito nel sistema di governo (a margine delle recenti vicende del PD)
La crisi del Partito Democratico – forza politica che fa parte della maggioranza parlamentare di sostegno al Governo attualmente in carica e che già appoggiava il precedente Esecutivo – manifestatasi con le dimissioni del Segretario Nicola Zingaretti presentate il 4 marzo 2021 si è, in fondo, risolta in un battibaleno e ha accresciuto le stranezze istituzionali emerse nel corso della corrente XVIII Legislatura.
L’ultimo strappo
Per la serie “ogni giorno ha la sua pena”, si pone il problema se i senatori dissidenti del M5S che hanno votato la sfiducia al governo Draghi possono costituire un gruppo autonomo al Senato sfruttando il simbolo dell’Italia dei Valori (do you remember?).
Un Parlamento che non sa rispettare le regole che si è dato
E dunque: oggi si è costituito al Senato il gruppo parlamentare Europeisti – MAIE – Centro democratico. Per capire di cosa si tratti basta specificarne i componenti:
Contingenza politica e questioni istituzionali: ancora sul “simbolo” che ha “accolto” Renzi
Mi fa piacere poter approfittare della recente pubblicazione dell’interessante contributo del professor Salvatore Curreri sulla possibile sorte del Gruppo parlamentare “Italia Viva – P.S.I.”…
Si scioglierà il gruppo parlamentare Italia Viva – P.S.I. al Senato?
Indipendentemente da quelle che saranno le decisioni del sen. Nencini, il problema della permanenza al Senato del gruppo parlamentare Italia Viva – P.S.I. solleva sin d’ora interessanti questioni interpretative sulla normativa vigente in tema di costituzione, permanenza e scioglimento dei gruppi parlamentari.