L’epidemia del 2020 porta con sé un incremento notevole delle conoscenze e delle pratiche digitali. È uno dei pochi effetti positivi, ma spero che ciò non generi uno sfinimento della didattica in presenza (delle persone).
scuola
Più bidelli, meno ricercatori: è così che si svilupperà il Paese?
Trovo degno di segnalazione il concorso per “11.655 bidelli in tutto il Lazio anno scolastico 2019 – 2020” (così il bando in Roma Lavoro n. 302 del 20 giugno scorso). Il concorso, per il momento solo annunciato, oltre il Lazio riguarda a regime un organico di 203.434 personale amministrativo ATA per il triennio 2019–2022 i per tutto il territorio nazionale (decreto del MIUR del 3 giugno 2019). La maggior parte sono destinati al profilo collaboratori scolastici (“i famosi bidelli”, spiega l’annuncio ).
Scuola e Regioni differenziate, si vaga nel buio
Nonostante l’art. 33 Cost. affidi alla Repubblica, costantemente interpretata come Stato, il compito di dettare le norme generali sull’istruzione, sin dall’introduzione del principio dell’autonomia scolastica nella legge Bassanini n. 59 del 1997, e poi con il suo inserimento nell’art. 117 Cost. nel 2001, si è tentato di spostare gradualmente verso la periferia il baricentro del sistema nazionale di istruzione.
Federalismo scolastico?
Finora il dibattito sul regionalismo differenziato si è concentrato soprattutto sui profili finanziari degli accordi fra il Governo e le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Ma aspetti controversi emergono anche relativamente alla definizione delle materie. Da questo punto di vista, la materia più problematica è forse l’istruzione, uno dei capisaldi dello stato sociale strettamente legata all’effettiva realizzazione del principio di eguaglianza. Due sono gli aspetti più critici.
La frequenza dell’ora di religione è sempre revocabile: cronaca di un contenzioso trentennale
30 anni fa, proprio in questi giorni (la sentenza porta la dicitura 11-12 aprile 1989), la Corte costituzionale dichiarò l’esistenza del Principio di Laicità dello Stato come Principio supremo dell’ordinamento costituzionale.
Abrogare la legge per accordo sindacale? L’eliminazione della “chiamata diretta” dei presidi
È sotto gli occhi di tutti come la disciplina dell’istruzione diventi bersaglio delle attenzioni riformatrici di ogni governo in carica.
Fascismo e compiti della scuola
Qualcuno ricorderà come lo scorso mese una classe del liceo Socrate di Roma (Garbatella) sia finita sui principali quotidiani nazionali perché, nel mettersi in posa per la foto di classe, aveva alzato il braccio destro a rievocare il saluto romano.
La norma c’era già… ma si preferisce rendere la scuola irresponsabile
di Anna Armone
È stata annunciata dal PD e dagli organi di stampa una proposta di legge (un articolo costituito da due comma) che riconosce la possibilità ai “genitori esercenti la responsabilità genitoriale e i tutori dei minori di 14 anni, in considerazione dell’età, del grado di autonomia e dello specifico contesto, nell’ambito di un processo di autoresponsabilizzazione”, di autorizzarne l’uscita autonoma esonerando così la scuola dall’obbligo di vigilanza.
Accesso agli atti nella scuola:
istruzioni per l’uso
di Anna Armone
Il servizio scolastico si manifesta attraverso la produzione documentale dei processi: il processo di insegnamento-apprendimento che si conclude con lo scrutinio; il processo decisionale degli organi collegiali che si conclude con una delibera; i vari procedimenti amministrativi che regolano l’azione amministrativa, dall’iscrizione degli alunni alla ricostruzione della carriera del personale.
Sei domande su
Scuola e Costituzione
È un fatto che gli studenti delle superiori passano giornate, settimane a studiare – diciamo – le guerre puniche o Il Giorno di Parini ma escono da scuola senza quasi avere una decente cognizione dei rudimenti del diritto, e con una fumosissima idea del contenuto della nostra Costituzione.