Chi pensava che le vicissitudini della nave Aquarius avrebbero influito sulle decisioni di politica migratoria del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2018, sarà probabilmente rimasto deluso: al vertice di Bruxelles hanno prevalso le divisioni, i nazionalismi, l’antagonismo che caratterizza il comportamento degli Stati membri di fronte al dilemma tra chiusura e apertura dello spazio Schengen.
consiglio europeo
Il paradosso dei critici dell'”Europa dei governi” quando invocano un governo forte per l’Italia
di Andrea Guazzarotti*
Nel suo ultimo editoriale domenicale sul Sole 24 Ore, Sergio Fabbrini ha giustamente messo in guardia dal riporre troppe speranze nella capacità di capi degli esecutivi nazionali come Macron di riformare l’UE in senso autenticamente federalista.
POLONIA
Il ritorno di Lech Walesa
di Roberto Bin
A 73 anni, Lech Walesa è ritornato in piazza. Non più contro il comunismo e l’oppressore sovietico, ma contro il governo polacco e la sua svolta autoritaria.
UNIONE EUROPEA
A che punto è la Brexit? Il punto di vista della Ue
Sono in corso i negoziati per definire i rapporti tra Unione europea e Regno unito dopo la notifica del Regno unito della sua decisione di recedere dall’Unione. A negoziare per l’Unione europea è la Commissione.
Il flop del piano Junker
e la (ir)responsabilità della Commissione
di Andrea Guazzarotti*
A quanto pare, il tanto agognato piano di investimenti della Commissione Junker non ha dato gli effetti sperati. Un dossier, apparso il 15 maggio 2017 su La Repubblica, fa un’analisi impietosa del suo fallimento. Il problema è che si trattava del pilastro del programma del Presidente Junker, sia dinanzi agli elettori (in quanto candidato dal PPE alla presidenza della Commissione), sia dinanzi al Parlamento europeo (in quanto designato dal Consiglio europeo a ottenere il voto di fiducia iniziale).
L’elezione di Tusk e l’ircocervo del governo Ue
di Andrea Guazzarotti*
Contro la volontà del suo Paese d’origine, il 9 marzo è stato riconfermato nella carica di Presidente del Consiglio europeo il polacco Donald Tusk, che potrà così ‘completare’ il mandato per altri due anni e mezzo, come già riuscì al precedente Presidente eletto, il belga Herman Van Rompuy.