Le istituzioni e i governi dell’UE, come sonnambuli, stanno incamminandosi sul baratro degli ‘Stati Uniti d’Europa’. L’invocazione del superstato europeo è stata fatta di recente dall’eterno Mario Draghi e dal Parlamento europeo (Lanzalaco); contemporaneamente, Commissione e Consiglio europeo aprono all’adesione di Ucraina e Moldavia nell’UE, progettando di includere anche la Georgia. Le conseguenze geopolitiche di ammettere Paesi in guerra con (o parzialmente occupati dal)la Russia sono inaudite, ma tutto ciò sembra non spaventare troppo i sonnambuli.
ucraina
Arrestare Putin in nome dei diritti umani e deresponsabilizzare definitivamente l’Europa
La Corte penale internazionale (CPI) ha emesso un mandato d’arresto per crimini di guerra contro Putin, accusato di aver ordinato o comunque non impedito la deportazione di minori ucraini nei territori occupati dalle forze armate russe (altrettanto è stato fatto nei confronti della Commissaria russa per i diritti dei bambini).
Il “caso Petrocelli”, ovvero la possibile decadenza dei Presidenti di Commissione
Benché in fase di risoluzione (almeno così sembra) la vicenda del Presidente della Commissione Esteri del Senato Vito Petrocelli, di fatto sfiduciato da tutti (o quasi) i suoi componenti per le posizioni espresse a favore dell’invasione russa dell’Ucraina, merita comunque una riflessione, anche eventualmente ai fini dell’introduzione di soluzioni strutturali più lineari di fronte a simili, e sempre più ricorrenti, casi.
La politica estera dell’UE rispetto all’Ucraina: fine dell’illusione del soft power?
Nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla Relazione sull’attività della Corte costituzionale nel 2021, il Presidente Giuliano Amato ha adombrato il tramonto della strategia dell’UE incentrata sul soft power, anziché sull’hard power: «in tempi di lupi, quanto è efficace esercitare il soft power?»
La Costituzione, la guerra e le Patrie degli altri
Quando la Costituzione italiana fu approvata erano trascorsi più di due anni dall’istituzione della Organizzazione delle Nazioni Unite e dalla fine della Seconda guerra mondiale.
La risposta dell’UE alla guerra in Ucraina: protagonismo geopolitico velleitario o autentica conversione?
Dopo aver sfiorato l’Hamiltonian moment con il NGEU adottato dall’UE per reagire alla crisi pandemica, la guerra in Ucraina sta offrendo all’UE un’altra – tragica – occasione per costruire sulle crisi un’integrazione federale, come confusamente auspicato dai “Padri fondatori” delle Comunità progenitrici dell’attuale Unione.
La Corte di giustizia Ue
fa salve le misure contro la Russia
di Roberto Bin
Con la sentenza del 28 marzo 2017, la Grande Chambre della Corte di giustizia dell’Unione europea ha preso una importante decisione stabilendo di essere competente a giudicare la validità degli atti adottati in base alle disposizioni relative alla politica estera e di sicurezza comune (PESC), e in particolare a giudicare sulle misure restrittive nei confronti della Russia per la situazione creata in Ucraina.