Come scriveva il compianto Antonio Ramenghi nel suo editoriale di presentazione, questo giornale è nato per dare “ai cittadini uno strumento di agile consultazione e di pronto aggiornamento” sull’attualità politico-istituzionale letta ed interpretata con gli occhiali del costituzionalista. Ciò nella convinzione che, allora come ora, sia necessario che i costituzionalisti escano dai circuiti un po’ autoreferenziali dei convegni e delle riviste scientifiche per offrire, in spirito di servizio, il loro essenziale e plurale contributo al dibattito politico e far così crescere nel Paese una quantomai necessaria “cultura costituzionale”.
giudice
Cultura della vita e cultura della morte: interrogativi sul caso del piccolo Alfie Evans
di Ugo Adamo*
La dolorosa vicenda del piccolo Alfie Evans ha riproposto la dicotomia falsa tra una (non meglio precisata) cultura della morte e una (non meglio precisata) cultura della vita. Tale contrapposizione, oltre che in Inghilterra, trova espressione pure in Italia, a leggere le prime dichiarazioni (comunicate via social) di uomini e donne anche con elevata responsabilità politico-istituzionale.
Corte Costituzionale: c’è un nuovo giudice, ma la politica non fa il plenum
di Ugo Adamo*
Lo scorso 13 novembre Giovanni Amoroso, dopo essere stato eletto il 26 ottobre dalla Corte di Cassazione, ha giurato nelle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assumendo, così, l’ufficio di giudice della Corte costituzionale. L’elezione si è resa necessaria a seguito della cessazione dalla carica del giudice Alessandro Criscuolo avvenuta l’11 novembre.
Inquirente e giudicante: il nodo della separazione delle carriere dei magistrati
di Ilario Nasso *
«La folla grida un mantra / l’evoluzione inciampa…», canta un ritornello ormai divenuto familiare, senz’altro adattabile al refrain con cui viene ciclicamente rispolverato il tema dei rapporti fra magistratura requirente e giudicante.
Referendum: Il Tribunale di Milano
ha respinto il ricorso Onida
Il giudice di Milano, Loreta Dorigo, ha respinto il ricorso sul quesito referendario presentato da Valerio Onida e Barbara Randazzo il 27 ottobre scorso.
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di Maria Rosa Vicario: Perché il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di M5S e Sinistra italiana