In un cortile abitato da oche starnazzanti qual è ormai la nostra politica, la vicenda della giudice Apostolico ha esasperato i versi e i rumori e ha sollecitato esternazioni prive di senso. Può essere utile riportare la questione ai suoi termini costituzionali.
indipendenza dei magistrati
Mattarella e Parlamento europeo: l’importanza dello Stato di diritto
C’è un filo rosso che lega le dichiarazioni del Presidente Mattarella e il voto del Parlamento europeo contro l’Ungheria.
Magistrati e politica: un equilibrio quasi impossibile
Per la Corte costituzionale (sentenza n. 170/2018) i magistrati, anche in aspettativa, non possono iscriversi ad un partito politico perché ciò lede la loro imparzialità e indipendenza. Però possono ricoprire cariche elettive, politiche e tecniche e ritornare, al loro termine, in magistratura.
L’elezione del CSM: da chi è indipendente l’organo che tutela l’indipendenza dei giudici?
Leggere in termini schiettamente politici l’elezione della componente togata del Consiglio superiore della magistratura è il segno tanto della nefasta pervasività ad ogni livello di logiche improprie quanto della feroce contrapposizione tra le componenti organizzate della magistratura italiana (con tanto di leader supportati dai rispettivi “cerchi magici”) che purtroppo alimentano quelle logiche.
Inquirente e giudicante: il nodo della separazione delle carriere dei magistrati
di Ilario Nasso *
«La folla grida un mantra / l’evoluzione inciampa…», canta un ritornello ormai divenuto familiare, senz’altro adattabile al refrain con cui viene ciclicamente rispolverato il tema dei rapporti fra magistratura requirente e giudicante.