di Salvatore Curreri
Negli scorsi giorni il Ministro dell’Interno ha disposto, in rapida sequenza, il fermo amministrativo di tre navi di ONG – la Mediterranea Savings Humans (25 agosto); l’Ocean Viking (26 agosto), dopo peraltro che questa era stata mitragliata dalle milizie libiche; la Trotamar III (25 agosto) – colpevoli: le prime due di aver fatto sbarcare i naufraghi soccorsi nel porto più vicino e sicuro (Trapani), disattendendo le indicazioni vincolanti del Viminale che, come al solito, aveva loro assegnato come porto sicuro una località molto distante rispetto ai luoghi di salvataggio (rispettivamente Genova e Marina di Carrara) all’evidente scopo di allontanarle il più possibile da tali zone; la terza, sequestrata a Lampedusa, per non aver informato preventivamente dell’operazione di salvataggio quella Guardia di costiera libica che aveva mitragliato l’Ocean Viking a bordo di una motovedetta fornita dal governo italiano…