Il traguardo finale della revisione del Patto di stabilità e crescita – agognata da più parti già da prima della pandemia – è quasi raggiunto, ma l’obiettivo rigorista di Germania e Frugali è procrastinato.
MES
La nuova proposta sul debito pubblico: l’occasione perduta per un bilancio europeo
Ad un anno di distanza dal termine del periodo di sospensione del Patto di stabilità e crescita, e a due mesi dalla presentazione della proposta da parte della Commissione del nuovo sistema di regole fiscali (le c.d. fiscal rules) che – per convinzione ampia e diffusa – sarebbe auspicabile adottare dal 2024, le considerazioni e i giudizi che si possono effettuare sono molteplici.
L’Unione europea, il debito pubblico e il commissariamento soft dei partiti nazionali
Wolfgang Streeck ha impietosamente dissacrato la fede europeista delle élite italiane e francesi in una recente intervista: «Stando alla retorica diffusa in Italia e in Francia, è come se in quei Paesi ci si aspetti che il governo tedesco si senta ora obbligato a compensare i Paesi partner per il loro errore di calcolo [nel progettare l’unione monetaria]. […]
Emergenza, immigrazione, MES. C’è modo e modo…
Qualche dubbio sul modo in cui alcuni argomenti all’ordine del giorno sono stati affrontati.
A proposito della proroga dello stato di emergenza gli interventi sono stati molti ed autorevoli.
Il Mes a tasso negativo e la speculazione patriottica
In settimana il direttore finanziario dell’ESM (il Meccanismo europeo di stabilità), l’olandese Kalin Anev Janse, ha illustrato come funzionerebbe la nuova linea di credito destinata alla copertura dei costi sanitari diretti e indiretti causati da Covid-19 (Pandemic crisis support credit line).
Soft-conditionality through soft-law: le insidie nascoste del Pandemic Crisis Support
di Marco Dani e Agustín José Menéndez
Nella riunione del 8 maggio 2020, l’Eurogruppo ha dato il via libera al Pandemic Crisis Support (PCS), la linea di credito del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) dedicata all’erogazione di prestiti per le spese sanitarie connesse all’epidemia Covid-19 sostenute dagli stati membri appartenenti all’Eurozona. Spetterà ora al Board of Governors del MES dare seguito a questa dichiarazione politica per rendere disponibile la linea di credito ad inizio giugno.
Monetizzare il debito pubblico grazie alla BCE senza cambiare i parametri di Maastricht?
Standard and Poor’s ha confermato il rating dell’Italia (“BBB”), evitando, così, di declassare a spazzatura i molti titoli pubblici detenuti da banche private italiane, con le conseguenze che tutti intuiamo. Il mancato declassamento del nostro debito pubblico non è certo dovuto al miraggio del MES sanitario, bensì dal fatto che, nelle parole dell’agenzia di rating, «l’attuale sostegno finanziario della Bce consente all’Italia di rifinanziare il proprio debito a tassi di interesse reali di circa lo 0%».
Rifinanziamento della sanità pubblica e Mes: un caso di liaisons non così tanto dangereuses
La chiara e ragionevole analisi dell’esperto di policy Bruno Dente Dopo il corona virus. Che fare del sistema sanitario? Ovvero le possibili conseguenze strutturali dell’epidemia, apparsa su Welforum in questi giorni offre spunti veramente interessanti per una riflessione sul valore costituzionale più in gioco in questa tragedia globale – il diritto alla tutela della salute.
Il nuovo Quantitative Easing della BCE e l’ombra del Tribunale costituzionale tedesco sui negoziati europei per uscire dalla crisi
Negli Stati Uniti la Fed, che già aveva incamerato titoli pubblici per 6 mila miliardi dollari, a marzo 2020 ne ha acquistati altri 2 mila per consentire al governo federale di finanziare il suo piano anti-crisi. La Bank of England…
Eurobond, MES, PEPP e altri strumenti: come si finanzia la ricostruzione?
Il drammatico bivio italiano nel rapporto con l’Eurozona
A causa del lockdown da oltre un mese la gran parte dei redditi da lavoro e dall’utilizzo di capitale fisso (impianti, macchinari, ecc.) non sono più generati. Lo stesso non può dirsi dei rendimenti derivanti da capitale finanziario e immobiliare, i quali sono generati per effetto del solo trascorrere del tempo. Si dà il caso, però, che i secondi gravano sui primi.
Non si può dire, ma gli Eurobond sono già sul tavolo. Ma è una parola tabù
Bisogna andarci piano con le parole, perché in un’Unione europea che poggia ancora sul metodo intergovernativo, ciascun governo deve fare i conti con l’opinione pubblica interna e le pressioni delle opposizioni.