Sin dall’inizio questo Governo ha mostrato di non voler prendere sul serio quell’impegno scritto nel mitico “contratto” di maggioranza: “Vogliamo rafforzare la fiducia nella nostra democrazia e nelle istituzioni dello Stato. Intendiamo incrementare il processo decisionale in Parlamento e la sua cooperazione con il Governo” (su cui rinvio a Il governo della continuazione).
reddito di cittadinanza
Sulla pelle del popolo sovrano
di Cosimo Pietro Guarini*
La retorica della “politica per il popolo” non è certo una novità nel panorama repubblicano italiano e, a dire il vero, neppure nel panorama politico-istituzionale europeo degli ultimi cento anni.
L’esclusione degli stranieri dal c.d. reddito di cittadinanza e il ruolo del Presidente della Repubblica
La dichiarazione del Vice Presidente del Consiglio Di Maio di riservare il reddito di cittadinanza solo agli italiani suscita forti dubbi d’incostituzionalità.
Di Maio ha ragione: il “contratto di governo” è la via giusta
di Roberto Bin
In precedenti contributi in questo giornale (del 5 e del 7 marzo) avevo ipotizzato che l’unica seria via d’uscita dalla crisi sarebbe stato un accordo di governo tra M5S e il PD, sottolineando due volte la differenza fondamentale tra un’alleanza e un accordo: la prima rappresenta un patto su un programma politico ampio e stabile, con cui ci si presenta agli elettori, il secondo un contratto in cui i contraenti convergono su questioni di comune interesse.