Nel capitolo intitolato “La sindrome cinese” del già ben noto ampio saggio su Il capitalismo della sorveglianza di Shoshana Zuboff, si osserva come il governo cinese stia sviluppando un sistema di “credito sociale” destinato ad essere il “nucleo” del suo approccio ad internet. L’idea è di fare leva sull’esplosione dei dati personali per “migliorare” il comportamento dei cittadini.
Le asimmetrie dell’Unità di monitoraggio per il contrasto alle fake news sul COVID-19
di Benedetto Ponti*
E’ notizia di questi ultimi giorni che tra le misure adottate per contenere la diffusione del coronavirus, v’è anche l’istituzione – presso la Presidenza del Consiglio – di una “Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al COVID-19”.
Le ragioni di un rotondo NO al MES
di Marco Dani[1] e Agustín José Menéndez[2]
Tra le varie fratture che dividono l’Unione Europea, la faglia che separa i paesi del Nord (e dell’Est) da quelli del Sud è divenuta particolarmente profonda in queste ultime settimane. Come è risaputo, il conflitto riguarda la risposta che si dovrebbe dare alla gravissima crisi sanitaria ed economica provocata dall’epidemia del Coronavirus.
La pretesa “democraticità” della deriva autoritaria di Orban, Popper e l’art. 139 della Costituzione
La posizione di alcuni politici italiani, per cui la legge che conferisce poteri straordinari a Orban non avrebbe nulla di deplorevole perché deliberata dalla maggioranza del Parlamento ungherese, offre l’occasione per una breve riflessione su uno dei dilemmi principali della democrazia.
Virus e algoritmi. Impariamo da un’esperienza dolorosa
In questi giorni il Governo si sta chiedendo se seguire e come il modello coreano che traccia gli spostamenti di chiunque per prevenire l’ulteriore diffondersi del virus.
Rilanciare l’Europa partendo da pochi, ma uniti. C’è uno statista tra noi?
Quello che sta succedendo ha portato in primo piano problemi trascurati volutamente fino ad oggi. Delle ragioni, diventate evidenti, non vale la pena di parlare. Sono anche essi prodotti della globalizzazione, messa fino ad ora sotto esame per la sua incidenza sui rapporti che non richiedono movimenti materiali, in particolare quelli economici e finanziari. Si è rimasti sorpresi quando ne ha approfittato un virus sconosciuto la cui materialità, almeno oggi, sfugge ai controlli.
L’Unione europea al tempo del coronavirus: solidarietà cercasi
« L’Unione si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli […] Promuove la solidarietà tra gli Stati membri ». Queste chiare ed inequivoche parole non sono affatto un utopia, bensì quanto letteralmente prevede l’art. 3 del Trattato sull’Unione Europea.
Il metodo intergovernativo e il dilemma della solidarietà europea
Il rifiuto dei Paesi del Nord Europa di forme, anche solo parziali, di solidarizzazione del debito, smaschera una volta di più il vero problema dell’Unione.
Il Covid-19 e la gestione governativa dello stato di emergenza. Una riflessione a caldo
Di fronte al terribile dazio di vite umane imposto dal Corona virus, può sembrare fuori luogo o quantomeno velleitario criticare l’operato del Governo Conte sotto un profilo giuridico.
Solidarietà dimenticata: il fallimento della narrazione pubblica sul coronavirus
Il sistema delle fonti alla prova dell’emergenza sanitaria da Covid-19
L’emergenza epidemiologica da Covid-19, manifestatasi in Italia in tutta la sua propria dirompente tragicità nelle ultime settimane, è stata affrontata, dal punto di vista esclusivamente e squisitamente giuridico – costituzionale e per ciò che riguarda la limitazione di alcuni preminenti diritti di libertà (tra i quali spicca quello di circolazione e soggiorno), con l’emanazione…
Il corpo “malato” del Sovrano
Dal Medioevo al Settecento, per la “scrofolosi”, considerata inguaribile, la terapia praticata consistette nel contatto della mano destra nuda del sovrano sulla piaga infetta dell’ammalato. I primi a esercitare tale attività di cura furono, in Francia, Roberto II il Pio, in Inghilterra Edoardo il Confessore, in Italia, alla fine del XIII secolo, Carlo I d’Angiò, Re di Sicilia e Gerusalemme.










