di Roberto Bin
“Dopo mesi di lavoro, di studio e di confronti con diversi esperti – si legge nel blog di Beppe Grillo – siamo orgogliosi di aprire la discussione sul programma delle Riforme istituzionali del MoVimento 5 Stelle”. Le proposte, che naturalmente dovranno essere sottoposte al voto degli iscritti, intendono “esaltare lo scopo principale della Costituzione”, che sarebbe “la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e alle sue decisioni essenziali”.
Il codice di condotta per le Ong “tra terra e mare”
di Alessio Rauti
L’attuale discussione sul codice di condotta per le ONG che operano nei salvataggi in mare dei migranti (c.d. attività di Search and Rescue: “SAR”) sembra riattualizzare l’antica contrapposizione, descritta da C. Schmitt, fra il nomos della terra e la libertà/anomia del mare.
Il paradosso dei critici dell'”Europa dei governi” quando invocano un governo forte per l’Italia
di Andrea Guazzarotti*
Nel suo ultimo editoriale domenicale sul Sole 24 Ore, Sergio Fabbrini ha giustamente messo in guardia dal riporre troppe speranze nella capacità di capi degli esecutivi nazionali come Macron di riformare l’UE in senso autenticamente federalista.
Quando l’Emerito entra troppo nel merito…
di Alessandro Mangia
Quando si legge sui giornali che, secondo la Lega Nord, Giorgio Napolitano andrebbe processato ci possono essere due livelli di lettura.
La riforma del terzo settore
di Maria Vita De Giorgi*
C’è una notizia che stranamente è passata sotto silenzio, se non per gli addetti ai lavori. Dopo anni di false partenze, itinerari travagliati e arrivi mancati la riforma del terzo settore è giunta in porto. Le 300.000 (e più) organizzazioni hanno trovato il loro statuto.
A proposito del salvataggio delle banche
di Glauco Nori
Il principio costituzionale di uguaglianza si impone anche all’Unione? L’interrogativo viene sollevato dal professor Glauco Nori in questo articolo con riferimento in particolare al salvataggio delle banche in crisi condotto nei vari paesi dell’Unione, prima Germania e Francia e poi Italia.
Il referendum veneto approda al Tar
di Fulvio Cortese
Fissato per il 22 ottobre di quest’anno, il referendum consultivo per la maggiore autonomia del Veneto approda ora al giudice amministrativo. Due elettori veneti, infatti, hanno promosso un ricorso dinanzi al Tar lagunare per chiedere l’annullamento del decreto di indizione firmato dal Presidente della Regione e della delibera con cui la Giunta regionale aveva precedentemente avviato il negoziato con il Governo.
Il referendum veneto e la sua impugnazione: quello che davvero è inaccettabile
di Roberto Bin
L’equilibrato commento di Fulvio Cortese non nasconde le difficoltà del ricorso contro il referendum indetto da Zaia. I profili di illegittimità elencati non hanno tutti la stessa possibilità di essere ammessi dal giudice amministrativo, e non sono neppure tutti dello stesso peso giuridico, politico e morale. Sì, anche morale.
Abolizione dei vitalizi: di che cosa si parla?
Pubblichiamo il Dossier predisposto dall’Ufficio studi della Camera dei deputati, che contiene un’analisi precisa del testo approvato dalla Camera in materia di vitalizi.
E bravo Presidente!
di Roberto Bin
Il discorso pronunciato ieri (24 luglio 2017) da Sergio Mattarella alla XII Conferenza degli Ambasciatori ha subito colpito l’attenzione della stampa. La quale però ha colto solo l’aspetto stranamente caustico dell’accenno alle “battute estemporanee al limite della facezia, che non si addicono al dialogo e al confronto internazionali”, con cui responsabili di governo di alcuni paesi europei hanno commentato i problemi dell’immigrazione che l’Italia deve affrontare ogni giorno.
Lettera aperta di un suddito ai politici mutanti
di Roberto Bin
Sí, questo è uno sfogo, di un’irritazione profonda covata da tempo da uno che da sempre ha creduto nella centralità della politica. Il bersaglio di questo sfogo sono i politici che hanno cambiato la loro collocazione politica e persino la loro collocazione nel Governo.
Masi chiusi: per la Corte maschio o femmina pari sono
di Lucilla Conte
Con la sentenza n.193 del 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’art.5 della legge della Provincia autonoma di Bolzano 25 luglio 1978, n.33 in tema di ordinamento dei masi chiusi, riprodotto all’interno del decreto del presidente della Giunta Provinciale di Bolzano 28 dicembre 1978, n.32 (Approvazione del testo unificato delle leggi provinciali sui masi chiusi) e successivamente modificato, nella parte in cui prevede che, tra i chiamati alla successione nello stesso grado, ai maschi spetta la preferenza nei confronti delle femmine.