Le due associazioni di categoria rappresentanti dei concessionari balneari SIB ed ASSONAT, insieme alla Regione Abruzzo, lamentano che la sentenza dell’Adunanza Plenari (in seguito AP) del Consiglio di Stato n. 18/2021 abbia dichiarato in radice inammissibili i loro interventi in giudizio: non è ammessa l’iniziativa giurisdizionale da parte di associazioni rappresentative di interessi collettivi che non ricada direttamente sugli interessi istituzionalmente previsti dall’associazione medesima, ma sia sorretta dal mero interesse al corretto esercizio del potere amministrativo o da semplici finalità di giustizia.
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Concessioni balneari: stessa spiaggia stesso mare?
Vorrei partire prima di tutto dalla quantificazione del fenomeno.
L’Italia possiede circa 7600 chilometri di coste naturali, cui si affiancano altri 700 chilometri di coste artificiali che sono, peraltro, in costante aumento a causa dei fenomeni di erosione e di alterazione della qualità ambientale dei litorali nonché all’innalzamento del livello del mare.
Sui litorali italiani insistono circa 21.500 concessioni di spiaggia che occupano, orientativamente, 4.000 chilometri di costa e comportano la presenza di strutture ogni 400 metri.