di Salvatore Curreri
Uno degli emendamenti presentati dal Governo al testo di riforma costituzionale sul c.d. premierato prevede – almeno mentre scriviamo – che il Presidente del Consiglio direttamente eletto, per difendersi da colpi di mano della sua maggioranza, in caso di dimissioni volontarie possa entro sette giorni proporre ed ottenere dal Presidente della Repubblica lo scioglimento delle Camere (automatico invece in caso di approvazione di mozione di sfiducia).

Pubblichiamo questo articolo del consigliere parlamentare Giampiero Buonomo perché, pur in un formato inusuale per i nostri articoli, ci pare assai rilevante per comprendere i temi che la Corte costituzionale affronterà nella camera di consiglio di martedì 12 dicembre in merito al conflitto di attribuzione sollevato da parlamentari del M5S contro le Camere di appartenenza, di cui abbiamo già
di Fabio Ferrari