A detta delle cronache parlamentari, lo scorso 18 dicembre 2019 è stata raggiunto il quorum di un quinto dei membri di una camera (nel caso specifico del Senato) che l’art. 138 Cost. richiede perché le leggi di revisione costituzionale siano sottoposte a referendum popolare.
firme
La sottoscrizione delle liste: una possibile “uscita di sicurezza” a tutela della democrazia
di Salvatore Curreri
Hanno senz’altro ragione Roberto Bin e Gabriele Maestri quando imputano l’attuale situazione in cui versano i radicali – unica forza politica che, pur volendolo, non può di fatto coalizzarsi – rispettivamente ora alla poca chiarezza del dettato legislativo, ora agli effetti discriminatori dell’esenzione dalla raccolta delle firme per i partiti costituiti in gruppi parlamentari (magari all’ultimo minuto, come accaduto al Senato dove il 21 dicembre il gruppo Grandi Autonomie e Libertà, modificando per la sedicesima volta la sua denominazione, ha aggiunto la dicitura Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro, così da esentare l’Udc dalla sottoscrizione delle firme).
La sottoscrizione delle liste: quello che i partiti non han voluto fare
La sottoscrizione delle liste: i radicali hanno ragione, ma la colpa è della legge
di Roberto Bin
È scoppiata da poco la questione della raccolta delle firme a cui sono tenuti i partiti che non erano già rappresentati in parlamento e che vogliono aderire ad una coalizione: è la questione sollevata da Emma Bonino, la cui lista, +Europa, avrebbe dovuto entrare nella coalizione di centro-sinistra.
CANNABIS LEGALE
Consegnate 57 mila firme
Sono state presentate a Montecitorio le firme a sostegno della proposta di legge per la legalizzazione della cannabis promosso dai Radicali italiani. Con il testo integrale del disegno di legge