Mancano poco più di due settimane al giorno indicato dal governo per le elezioni europee, amministrative (in quasi 3800 comuni), regionali (in Piemonte) e per le suppletive indette per sostituire due deputati eletti in collegi uninominali nella provincia di Trento. In preparazione al voto, è il caso di dare qualche numero.
Promulgazione presidenziale con indicazioni per l’interpretazione: segni dell’evoluzione delle garanzie costituzionali
La vicenda della promulgazione con nota presidenziale di accompagnamento (che si legge sul sito web dell’organo) della legge che emenda – ampliandone la portata scriminante, rispetto alla formulazione preesistente della disposizione, i presupposti di esercizio della legittima difesa – ha suscitato anche su queste colonne un interessante dibattito.
Popolo o élite? Il referendum propositivo e la retorica della democrazia diretta
La proposta di riforma dell’articolo 71 della costituzione approvata dalla Camera dei deputati in prima lettura solleva numerose perplessità che sollecitano una riflessione di fondo sul tema del referendum popolare nel quadro dello Stato di diritto costituzionale.
La direttiva Salvini sulle ordinanze prefettizie antidegrado: nulla di nuovo sotto il sole (con un caveat)
La stampa di questi ultimi giorni dà conto con insistenza di una rivolta dei sindaci contro la direttiva del ministro Salvini del 17 aprile u.s. che inviterebbe i prefetti a emanare ordinanze anti degrado per tenere lontani spacciatori, ladri, scippatori e abusivi dalle “zone rosse” quali centri storici, luoghi turistici, aree vicine alle scuole e piazze particolarmente frequentate.
La frequenza dell’ora di religione è sempre revocabile: cronaca di un contenzioso trentennale
30 anni fa, proprio in questi giorni (la sentenza porta la dicitura 11-12 aprile 1989), la Corte costituzionale dichiarò l’esistenza del Principio di Laicità dello Stato come Principio supremo dell’ordinamento costituzionale.
Il caso Tercas: banche, eguaglianza, trasparenza
La sentenza del Tribunale UE sulla Tercas (Cassa di risparmio della provincia di Teramo) di qualche giorno fa ha provocato, e non ce ne sarebbe stato bisogno, nuove critiche verso la Commissione Europea per i danni agli azionisti e agli obbligazionisti delle quattro banche locali, sottoposte a risoluzione.
Garante Privacy, servizi segreti e norme europee
Il Garante Privacy ed il Direttore Generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), hanno firmato il nuovo Protocollo d’intenti sulla protezione dei dati personali nelle attività di sicurezza cibernetica, un documento che conferma e rilancia le linee dell’intesa istituzionale avviate nell’anno 2013 e rinnovate nel 2017.
Contratto di governo, intese con le regioni e altri modi per emarginare il Parlamento
Sembra che sia un momento buono per il contratto e per quello che gli assomiglia. Almeno a parole, regolerebbe anche l’azione del governo attuale. Nemmeno chi lo fa valere può pensare che rientri nella sfera dell’art.1321 c.c.; alla figura del contratto tutto lascia presumere che si sia fatto ricorso per mettere fuori discussione le obbligazioni che ne deriverebbero, da eseguire in ogni caso.
Il “grand debat national”: un’altra occasione per riflettere sulla democrazia deliberativa
Il grand debat national, il principale strumento elaborato dal governo francese per rispondere al movimento di protesta avviato dai “gilet gialli” è oggetto di grande interesse, non solo per l’attualità degli accadimenti, ma anche per il profilo “deliberativo” che lo contraddistingue.
Il dilemma del referendum nel Regno Unito: uno strumento adeguato per uscire dall’impasse della Brexit?
Il Regno Unito sta vivendo un momento storico senza precedenti, una situazione di caos totale dagli sviluppi imprevedibili, che trova il suo fondamento in una crisi politica difficilmente risolvibile e che ha preso le mosse da un referendum – quello sulla Brexit del 23 giugno 2016 – dall’esito totalmente dirompente, al di là di ogni previsione.
La sindacabilità giudiziaria dell’atto politico. Un’aberrazione costituzionale
Entra nel vivo la questione dell’autorizzazione a procedere, richiesta dal Tribunale dei Ministri di Catania, nei confronti del Ministro dell’Interno Salvini sul caso Diciotti. Il reato contestato, sequestro di persona aggravato (si rischia dai 3 ai 15 anni di reclusione), è quantomeno dubbio. Soprattutto incongruo. Ma non è questo il tema.