A suon di categorie si rischia di innescare una spirale di eccessi di tutela e di moltiplicare il parco dei diritti ben oltre il necessario. Questa una delle obiezioni al DDL Zan, che introdurrebbe cinque nuove categorie a cui estendere le tutele oggi già vigenti contro le violenze e le discriminazioni razziali, etniche, nazionali e religiose.
Lavori in corso
L’estensione ai diciottenni del diritto di voto per il Senato. Cui prodest?
Con l’estensione ai diciottenni dell’elettorato attivo per Palazzo Madama, le basi elettorali di ambo i rami del Parlamento non sono mai state così vicine.
L’espulso dal gruppo alla ricerca del suo giudice
La Commissione contenziosa del Senato, con decisione dello scorso 13-26 aprile, ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato da sei senatori (Lezzi, Lannutti, Abata, Angrisani, Corrado e Di Micco) contro il Presidente del Senato per averli assegnati al gruppo misto dopo la loro espulsione dal gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle.
Ddl Zan e Concordato del 1984: quale nesso?
Nella nota verbale del 17 giugno 2021 inviata all’Ambasciata italiana presso la Santa Sede, la Segreteria di Stato del Vaticano sottolinea come taluni punti del disegno di legge n. 2005 (“misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”)…
L’economia non osservata: l’evasione fiscale è una presunzione o una certezza?
Mentre Parlamento e Governo si accingono a riscrivere le regole del sistema di imposizione, che da anni sono oggetto di avvio di riforma senza che l’intento sia mai stato realizzato, il giudice delle leggi prende posizione rispetto ad uno degli aspetti più macroscopici di distorsione del meccanismo di prelievo fiscale: con la sentenza n. 112 la Corte costituzionale si è pronunciata su una disciplina regionale che effettuava un differente trattamento in riferimento alla tipologia del reddito.
Ddl Zan: proviamo a fare chiarezza
Il disegno di legge “Zan” è inutile, repressivo e ambiguo, come sostengono i suoi critici? Oppure intervenire in materia è opportuno, come autorevolmente affermato dal Presidente della Corte costituzionale Coraggio (nomen omen)? Per rispondere a questa domanda occorre approfondire il tema sotto un profilo strettamente giuridico.
E’ tramontata l’ipotesi del “Mattarella-bis”?
Nel giro di pochi mesi, il Presidente Mattarella ha ribadito un concetto ormai ben chiaro alla compagine politica: “Il mandato presidenziale dura sette anni”. Declina, dunque, l’ipotesi di una ricandidatura da parte dello stesso.
Vaccini: il senso economico di un brevetto
È giusto che un vaccino possa costituire oggetto di brevetto e godere del monopolio che ne deriva?
Integrazione europea attraverso il diritto? Due recenti ordinanze della Cassazione in tema di assegni familiari per i lavoratori extra-UE
Un conflitto tra legislazione nazionale in materia di assegni familiari in favore di lavoratori extra-UE e direttive dell’UE sta dando luogo a un paradigmatico caso di c.d. “tutela multilivello” dei diritti, in cui si intrecciano, nell’ordine cronologico degli interventi, competenze giurisdizionali dei giudici comuni, della Corte di giustizia, della Corte costituzionale.
Costituzionalità, legalità, giustizia. Riflessioni
E’ qualche tempo che vado riflettendo intorno alla dimensione della crisi, la quale pervade le massime istituzioni, e si condensa nel terreno concreto della esperienza e del giudizio per ogni cittadino avvertito, e con particolare considerazione e sensibilità riguardo pure la sfera delle nuove generazioni, del dinamico, problematico “mondo” dei giovani di adesso, il futuro del Paese.
Obbligo vaccinale e passaporto UE: verso una lesione della dignità?
Come da previsione, l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha determinato una serie di problemi complessi da risolvere. Sebbene l’arrivo dei vaccini rappresenti una “luce” in fondo al tunnel, emergono talune perplessità in ordine alla loro obbligatorietà e ai meccanismi di circolazione legati ad essi.
I giudici europei tra emergenza climatica e “consequenzialismo”
Alcuni recenti orientamenti giurisprudenziali europei consentono di formulare preliminari osservazioni sul tema del ruolo del giudice di fronte al fenomeno del cambiamento climatico antropogenico e all’interpretazione delle sue conseguenze.