di Giacomo Menegus
Giovedì mattina (26 giugno 2025) alcune decine di attivisti di Extinction Rebellion hanno inscenato una protesta in piazza San Marco contro l’ormai onnipresente e inflazionatissimo matrimonio di Bezos.
di Giacomo Menegus
Giovedì mattina (26 giugno 2025) alcune decine di attivisti di Extinction Rebellion hanno inscenato una protesta in piazza San Marco contro l’ormai onnipresente e inflazionatissimo matrimonio di Bezos.
Pubblichiamo questo articolo del consigliere parlamentare Giampiero Buonomo perché, pur in un formato inusuale per i nostri articoli, ci pare assai rilevante per comprendere i temi che la Corte costituzionale affronterà nella camera di consiglio di martedì 12 dicembre in merito al conflitto di attribuzione sollevato da parlamentari del M5S contro le Camere di appartenenza, di cui abbiamo già scritto alcuni giorni fa.
di Giampiero Buonomo*
L’antico dilemma del diritto parlamentare gravita intorno al valore del precedente; ma forse, prima del valore, occorrerebbe porsi il problema della memoria del precedente.
di Roberto Bin
La Catalogna aveva scelto la strada dello scontro istituzionale avviando le procedure per lo svolgimento di un referendum che il Tribunale costituzionale spagnolo aveva giudicato incostituzionale; e, per di più, facendo approvare dal parlamento catalano, con una manciata di voti e con molte contestazioni politiche e denunce di illegittimità procedurali, alcuni provvedimenti legislativi diretti a dare immediata esecuzione alla decisione secessionista eventualmente uscita dal voto popolare e a disapplicare le leggi e la Costituzione spagnola. Il Governo spagnolo ha risposto con durezza inaudita a un atto inaudito di disobbedienza costituzionale (che è stato definito, non senza ragione, “un colpo di stato costituzionale”). L’inizio di un dramma, abbastanza inutile, ma che ha una lunga storia alle spalle (per una rapida ma attenta analisi, si può leggere un interessante articolo in francese).
di Fulvio Cortese
Fissato per il 22 ottobre di quest’anno, il referendum consultivo per la maggiore autonomia del Veneto approda ora al giudice amministrativo. Due elettori veneti, infatti, hanno promosso un ricorso dinanzi al Tar lagunare per chiedere l’annullamento del decreto di indizione firmato dal Presidente della Regione e della delibera con cui la Giunta regionale aveva precedentemente avviato il negoziato con il Governo.
di Roberto Bin
L’equilibrato commento di Fulvio Cortese non nasconde le difficoltà del ricorso contro il referendum indetto da Zaia. I profili di illegittimità elencati non hanno tutti la stessa possibilità di essere ammessi dal giudice amministrativo, e non sono neppure tutti dello stesso peso giuridico, politico e morale. Sì, anche morale.
di Rossana Caridá
Prevedibili e scontate le reazioni dell’opinione pubblica alle due pronunce del Tar del Lazio con le quali sono stati annullati alcuni atti concernenti la procedura di selezione delle posizioni di Direttore di musei.
di Roberto Bin
L’annullamento della nomina di alcuni direttori di museo di fama internazionale ha subito risvegliato le oche del dibattito pubblico. Inammissibile strapotere dei giudici, esigenza di riportare i TAR alle loro “vere” competenze, ennesimo fallimento delle riforme renziane, smacco a Franceschini.
Il TAR della Lombardia, sez. Brescia, giudica di alcune norme comunali (Comune di Stezzano) che “declassano” il rito delle unioni civili rispetto a quello del matrimonio civile.
La sentenza del Tar Friuli-Venezia Giulia del 12 dicembre 2016, n. 562, merita di essere segnalata perché chiarisce la natura del “profilo Facebook”.
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso contro la sentenza del Tar in merito al quesito referendario. Ecco il testo della decisione presa il primo dicembre dal presidente Anastasi.
Dopo i due pronunciamenti del giudice Loreta Dorigo del Tribunale di Milano, sul referendum pendono ancora alcune azioni giudiziarie.
di Maria Rosa Vicario
È dello scorso 20 ottobre la sentenza del TAR Lazio che ha dichiarato inammissibile, per difetto assoluto di giurisdizione, il ricorso presentato dal M5s e Sinistra Italiana avverso la formulazione del quesito da sottoporre a referendum il prossimo 4 dicembre.
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