Davvero Di Maio non conosceva la Relazione tecnica che di soppiatto qualche burocrate ha infilato nel dossier del decreto-legge “dignità”? Sarebbe davvero grave e meritevole di un’inquisizione attenta. Ma c’è un ma.
Ma siamo sicuri che il Governo ci sia? 40 giorni, nulla di fatto!
Il Governo Conte è entrato in carica 40 giorni fa, ma sinora che cosa ha fatto? Di concreto, nulla.
La fraternité non apre le frontiere francesi
Con la decisione 2018-717/718 QPC del 6 luglio scorso il Conseil constitutionnel si è pronunciato sulla legittimità costituzionale dell’articolo L 622-4 del codice dell’immigrazione e del diritto di asilo
Reddito di inclusione. Una legge della Regione Emilia-Romagna
In attesa del reddito di cittadinanza, che nelle intenzioni dei proponenti andrà a beneficio di 9 milioni di persone, e costerebbe 16 miliardi, azioni concrete sul fronte del contrasto alla povertà vengono realizzate a livello regionale e locale.
Ancora “sentenze politiche” e reazioni inaccettabili
di Fabio Ferrari
A quale titolo la Lega Nord chiede l’intervento del Presidente della Repubblica Mattarella ‘contro’ la sentenza sui fondi del partito? Cerchiamo di rispondere con la dovuta delicatezza: nessuno.
Le regole su diritto d’asilo: un punto di vista critico
Dei riferimenti giuridici della questione dei rifugiati si parla poco. Anche se non risolutivi, andrebbero fissati, data la stratificazione delle norme, in modo che criteri diversi, etici o politici, siano applicati all’interno dell’area normativa.
La legittimità del regolamento interno del gruppo parlamentare del M5S sul tavolo della Presidente del Senato
Al rientro dal suo viaggio istituzionale negli Stati Uniti, la Presidente del Senato troverà ancora sulla sua scrivania la lettera del 30 aprile con cui il sen. Parrini le chiede “di esprimere una chiara valutazione sulle disposizioni contenute” nel regolamento del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle del Senato.
Un governo culturalmente incostituzionale?
1. I botti iniziali, riguardanti la formazione dell’esecutivo, hanno lasciato il passo alla rassegnazione? Forse sì. Vero che di leggi se ne sono viste poche, al contrario delle tante parole e di qualche rilevantissimo fatto. Vero che le caselle dei più importanti uffici ministeriali sono state riempite da poco. Eppure, se valutiamo parole e fatti, siamo già alle prese con un governo che dovrebbe catalizzare le attenzioni dei più. Quanto meno preoccupare i più.
Fascismo e compiti della scuola
Qualcuno ricorderà come lo scorso mese una classe del liceo Socrate di Roma (Garbatella) sia finita sui principali quotidiani nazionali perché, nel mettersi in posa per la foto di classe, aveva alzato il braccio destro a rievocare il saluto romano.
Austerity e cattiva gestione dell’immigrazione: lezioni dalla Germania
La questione migratoria sta diventando cruciale negli stati europei e nelle istituzioni dell’UE: se la minaccia alla stabilità dell’Eurozona sembrava potesse venire dalla finanza, oggi sembra che la madre di tutte le instabilità sia la questione migratoria. Ma cattive ricette economiche e cattiva gestione delle politiche migratorie sono due aspetti collegati. A mostrarcelo è la Germania.
Le conclusioni del Consiglio europeo del 28-29 giugno 2018 sulle migrazioni: più autorità e meno diritti nello spazio Schengen
Chi pensava che le vicissitudini della nave Aquarius avrebbero influito sulle decisioni di politica migratoria del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2018, sarà probabilmente rimasto deluso: al vertice di Bruxelles hanno prevalso le divisioni, i nazionalismi, l’antagonismo che caratterizza il comportamento degli Stati membri di fronte al dilemma tra chiusura e apertura dello spazio Schengen.
Una procedura d’infrazione contro la Polonia
In questo giornale si è più volte dato conto della preoccupante situazione delle istituzioni polacche (1, 2, 3, 4): la maggioranza di governo, in linea con una deleteria tendenza che sembra accompagnare altri Paesi dell’est Europa, ha da tempo avviato (e in gran parte concluso) una serie di riforme finalizzate a pregiudicare l’indipendenza e l’autonomia del potere giudiziario, con l’evidente obiettivo di sottoporlo al controllo dell’Esecutivo.