di Glauco Nori
Se sui referendum della Lombardia e del Veneto si aggiunge qualche osservazione è solo per quello che se ne è sentito dire.
di Glauco Nori
Se sui referendum della Lombardia e del Veneto si aggiunge qualche osservazione è solo per quello che se ne è sentito dire.
di Fulvio Cortese
Come molti ricorderanno, qualche mese dopo il referendum sulla Brexit, la Supreme Court britannica ha deciso che il Governo non avrebbe potuto avviare il processo di uscita dall’Unione europea sulla sola base dei risultati della consultazione diretta: sarebbe stato comunque necessario un voto del Parlamento, in osservanza a uno dei più incrollabili e saldi principi costituzionali d’oltremanica, quello della parliamentary sovereignty.
di Roberto Bin
Il c.d. Rosatellum è ormai in fase di promulgazione. La legge approvata dalle Camere non è un testo semplice, a causa della pessima tecnica legislativa che è ormai prassi italiana (approvazione non di una nuova disciplina, ma di emendamenti alle leggi precedenti, cioè il Porcellum, come corretto dalla sent. 1/2014 della Corte costituzionale, per il Senato e l’Italicum, come corretto dalla sent. 35/2017 per la Camera), che rende le leggi incomprensibili e crea grande difficoltà (e perciò troppa incertezza e conseguente discrezionalità) nella loro applicazione.
di Andrea Pisaneschi
Le recenti vicende relative alla nomina del Governatore di Banca d’Italia, preceduta da mozioni in Parlamento tese a incoraggiare il Governo verso una generica “discontinuità”, seguita da contrapposte prese di posizioni del Presidente della Repubblica finalizzate a ribadire l’indipendenza dell’organo, nel quale si è inserito poi il solito, triste, dibattito politico asfittico tendente a guadagnare i voti del populismo della prima ora, hanno lasciato in ombra un vero problema giuridico e istituzionale.
di Giacomo Menegus
Quorum raggiunto per il referendum indetto dalla provincia di Belluno: lo scorso 22 ottobre, il 52.25% degli elettori bellunesi (pari a 109.553 persone) è andato a votare per una maggiore autonomia dal Veneto, esprimendosi con una maggioranza schiacciante per il SÌ (98.67%).
di Roberto Bin
A seguire Travaglio e Libertà e giustizia, sembrerebbe che la risposta alla domanda del titolo debba essere positiva. Si invoca una legge elettorale che restituisca agli elettori il potere di scegliere gli eletti e ci liberi da un Parlamento di “nominati”.
di Davide Galliani
1. Il 27 ottobre 2017, ieri per chi scrive, il Presidente della Repubblica ha rinviato al Parlamento la legge contenente “Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo”. Se a qualcuno venisse in mente che – tutto sommato – si tratta di una legge non di primaria rilevanza… meglio ripensarci.
di Ilenia Alagna
I post su Facebook non possono essere considerati riservati ai soli “amici” anche se pubblicati con una modalità di privacy elevata. Inoltre se le informazioni riguardano i minori occorre un’attenzione maggiore.
di Giacomo Menegus
Mentre le attenzioni della stampa e dei media nazionali sono tutte dedicate ai prossimi referendum in Veneto e Lombardia, la Provincia di Belluno ha promosso a sua volta un referendum a carattere consultivo per chiedere ulteriori forme di autonomia e finanziamenti dalla stessa Regione Veneto.
di Fabio Ferrari
Dunque il Governo pone la questione di fiducia sulla legge elettorale; si tratta di una scelta molto importante: se i media, oltre a riferire la notizia, spiegassero anche di che cosa di tratta, sarebbe ancora più interessante. Cosa vuol dire “porre la questione di fiducia”? Perché è così determinante nei rapporti Parlamento-Governo? A quale titolo le opposizioni gridano al “golpe”? Cosa dicono le norme?
di Fulvio Cortese
Che il “governo” dell’immigrazione costituisca, oggi, uno dei nodi più problematici da sciogliere è un dato di fatto. Non si può dire, tuttavia, che vi sia, nel dibattito pubblico (e politico…), una consapevolezza diffusa della singolare profondità delle questioni che il tema sollecita.
di Fabio Ferrari
La saga relativa al referendum Veneto sull’autonomia del prossimo 22 Ottobre si arricchisce di un nuovo tassello giudiziario (Trib. Venezia, Ord. 25 Settembre 2017).Taluni “cittadini elettori” hanno impugnato il decreto di indizione del Referendum, anche in questa occasione in via cautelare, ai fini di bloccare la consultazione.
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