Un caso interessante alla Corte: può un deputato ricorrere contro il modo di procedere della Camera di appartenenza?

di Roberto Bin

Il 12 dicembre la Corte affronta in Camera di consiglio (quindi senza dibattito pubblico) una questione assai interessante: se il membro di una Camera possa sollevare un conflitto di attribuzione contro la sua Camera di appartenenza, lamentando la violazione della disciplina delle procedure contenute nel regolamento parlamentare e in Costituzione.

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La nuova legge elettorale in cinque schede

di Roberto Bin

Il c.d. Rosatellum è ormai in fase di promulgazione. La legge approvata dalle Camere non è un testo semplice, a causa della pessima tecnica legislativa che è ormai prassi italiana (approvazione non di una nuova disciplina, ma di emendamenti alle leggi precedenti, cioè il Porcellum, come corretto dalla sent. 1/2014 della Corte costituzionale, per il Senato e l’Italicum, come corretto dalla sent. 35/2017 per la Camera), che rende le leggi incomprensibili e crea grande difficoltà (e perciò troppa incertezza e conseguente discrezionalità) nella loro applicazione.

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Caro Travaglio, per essere democratica, la legge elettorale deve prevedere le preferenze?

di Roberto Bin

A seguire Travaglio e Libertà e giustizia, sembrerebbe che la risposta alla domanda del titolo debba essere positiva. Si invoca una legge elettorale che restituisca agli elettori il potere di scegliere gli eletti e ci liberi da un Parlamento di “nominati”.

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Il Veneto non è la Catalogna. Non serve la Guardia civil, basta la Corte dei conti

di Roberto Bin

La Catalogna aveva scelto la strada dello scontro istituzionale avviando le procedure per lo svolgimento di un referendum che il Tribunale costituzionale spagnolo aveva giudicato incostituzionale; e, per di più, facendo approvare dal parlamento catalano, con una manciata di voti e con molte contestazioni politiche e denunce di illegittimità procedurali, alcuni provvedimenti legislativi diretti a dare immediata esecuzione alla decisione secessionista eventualmente uscita dal voto popolare e a disapplicare le leggi e la Costituzione spagnola. Il Governo spagnolo ha risposto con durezza inaudita a un atto inaudito di disobbedienza costituzionale (che è stato definito, non senza ragione, “un colpo di stato costituzionale”). L’inizio di un dramma, abbastanza inutile, ma che ha una lunga storia alle spalle (per una rapida ma attenta analisi, si può leggere un interessante articolo in francese).

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Marcette su Roma e oche del Campidoglio

di Roberto Bin

È incredibile il seguito mediatico che ricevono certe “notizie”. Che un gruppetto di giovanotti e di signori attempati decida di progettare un corteo a Roma nel giorno in cui compie 95 anni la Marcia su Roma di Mussolini non mi sembra dovrebbe occupare spazio su giornali che non abbiano una spiccata funzione satirica.

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La riforma a 5 stelle

di Roberto Bin
“Dopo mesi di lavoro, di studio e di confronti con diversi esperti – si legge nel blog di Beppe Grillo – siamo orgogliosi di aprire la discussione sul programma delle Riforme istituzionali del MoVimento 5 Stelle”. Le proposte, che naturalmente dovranno essere sottoposte al voto degli iscritti, intendono “esaltare lo scopo principale della Costituzione”, che sarebbe “la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e alle sue decisioni essenziali”.

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Il referendum veneto e la sua impugnazione: quello che davvero è inaccettabile

di Roberto Bin

L’equilibrato commento di Fulvio Cortese non nasconde le difficoltà del ricorso contro il referendum indetto da Zaia. I profili di illegittimità elencati non hanno tutti la stessa possibilità di essere ammessi dal giudice amministrativo, e non sono neppure tutti dello stesso peso giuridico, politico e morale. Sì, anche morale.

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E bravo Presidente!

di Roberto Bin

Il discorso pronunciato ieri (24 luglio 2017) da Sergio Mattarella alla XII Conferenza degli Ambasciatori ha subito colpito l’attenzione della stampa. La quale però ha colto solo l’aspetto stranamente caustico dell’accenno alle “battute estemporanee al limite della facezia, che non si addicono al dialogo e al confronto internazionali”, con cui responsabili di governo di alcuni paesi europei hanno commentato i problemi dell’immigrazione che l’Italia deve affrontare ogni giorno.

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