di Roberto Bin
Il virgolettato del titolo è tratto dall’introduzione di Beniamino Caravita a un interessante seminario di federalismi.it sulle prospettive del giudizio della Corte costituzionale sulla legge elettorale.
La Corte e la legge elettorale:
Parlamentari transfughi da un gruppo all’altro:
il rimedio nella modifica dei regolamenti
di Stefano Ceccanti
Nell’intervista al Fatto Quotidiano del giorno 13 gennaio il Presidente emerito Zagrebelsky ha rilanciato la querelle sul divieto di mandato imperativo proponendo di introdurre la decadenza per il parlamentare che passi da un gruppo di maggioranza ad uno di opposizione o viceversa.
Gli effetti distorsivi del premio di maggioranza
sul processo di revisione costituzionale
di Francesco Monceri *
L’esperienza recente consente di mettere in luce una problematica inedita che attiene alla fase sub-procedimentale che si può eventualmente innescare a seguito del mancato raggiungimento della maggioranza parlamentare dei 2/3 richiesta dall’art.138 della Costituzione per l’immediata entrata in vigore delle riforme costituzionali.
La Corte Costituzionale può introdurre
con una sentenza il ricorso
diretto di costituzionalità delle leggi?
di Roberto Bin
I partiti politici, dimostrando una volta di più la loro ignavia, attendono la sentenza della Corte Costituzionale sull’Italicum per capire se è proprio necessario fare una nuova legge per andare alle elezioni. “Che gent’è che par nel duol sì vinta?” chiedeva Dante a Virgilio, contemplando appunto gli ignavi.
Ma mi faccia il piacere!
La “multa” del M5S ai “ribelli”
di Roberto Bin
Non sono di quelli che stanno in agguato per piombare sui rappresentanti del M5S e attaccarli per qualsiasi difficoltà. Mi piacerebbe anzi che essi sviluppassero un’alternativa di governo seria e credibile, perché il Paese e le sue istituzioni ne avrebbero davvero bisogno.
La fiction Rai “Stato civile”
e il pluralismo del servizio pubblico
di Lucilla Conte
La riprogrammazione della docu-fiction “Stato civile-L’amore è uguale per tutti” nella fascia oraria prime time (che in Italia si colloca indicativamente tra le 20 e le 21) e in occasione delle festività natalizie è stata accolta con numerose critiche.
Il “salva risparmio” o salva banche:
il tempo sprecato e il debito pubblico
di Chiara Bergonzini
Il 10 gennaio 2017 è iniziato, in Commissione Finanze del Senato, l’iter di conversione del decreto-legge n. 237 del 2016 (AS 2629), noto come “il salva risparmio”.
Bocciato il referendum sull’articolo 18
Il referendum sull’art. 18 non si farà: la Corte Costituzionale, nella sua nota ufficiale, ha dichiarato inammissibile il quesito. Il referendum della Cgil puntava ad abrogare le modifiche del Jobs Act allo Statuto dei lavoratori. Via libera invece ai quesiti sui voucher e sulla responsabilità in solido appaltante-appaltatore.
Leggi anche di Alberto Mattei: “Referendum Cgil: il quesito sull’art.18 e la soglia (scivolosa) dei 5 dipendenti”;
di Paolo Francesco Rossi: “Il referendum Cgil e la natura fiscale della legge sul Jobs Act”;
di Roberto Bin: “I quesiti dei referendum e il giudizio di ammissibilità della Corte”
Il punto sulle Province: vanno al voto per i consigli,
ma sono indebolite dai tagli
di Roberto Bin
In questi giorni si svolgono le elezioni di metà dei Consigli provinciali (per i dati precisi clicca qui) e naturalmente questa è l’occasione per il riaccendersi delle polemiche sulle Province. Ma non dovevano essere abolite? Perché si è sottratta al voto popolare l’elezione dei loro organi?
Nessuno mi puó limitare. Internet e le false notizie
di Corrado Caruso
La lettera al Corriere del Presidente dell’Autorità della concorrenza, Giovanni Pitruzzella, affronta il tema delle cd. fake news, cioè delle notizie false o esagerate, diffuse via web, che distorcono la realtà, alterando la percezione degli internauti rispetto ad alcuni eventi (che si presumono) accaduti.
Leggi anche: “Le bufale del web da Umberto Eco a Pitruzzella”
Perché si interpreta il diritto
e si motivano le sentenze
di Fabio Ferrari
Per i non addetti ai lavori è difficile accettare che il diritto si interpreti: guardando alle regole come sinonimo di “certezza”, la loro interpretazione è vista come un espediente, perlopiù sleale: con esso, avvocati di dubbia rettitudine tentano di garantire l’impunità al proprio cliente, così da ottenere un’ambita e copiosa parcella.
Legittimo il licenziamento
per difendere il profitto d’impresa
E’ stata pubblicata la sentenza della Cassazione (n.25201 del 7 dicembre 2016) che per la prima volta in Italia stabilisce che il profitto aziendale e la difesa della competitività, costituiscono giusta causa per il licenziamento di un dipendente.