Nell’udienza pubblica del 10 gennaio 2017 verrà discussa (relatore Cartabia) una questione sollevata dal tribunale di Como che riguarda l’effetto delle sentenze che dichiarano l’illegittimità della legge quando in esecuzione di essa sia stata pronunciata una sentenza di condanna a sanzione amministrativa.
TRIBUNALI CORAGGIOSI
Facebook non è materia
da giudice di pace
La recente sentenza della Cassazione stabilisce che i reati di minaccia e diffamazione compiuti tramite Facebook fuoriescono dalla competenza del giudice di pace.
CORTE COSTITUZIONALE
Andiamoci piano
con lo spoils system
La sent. 269/2016 della Corte costituzionale prosegue una lunga catena di pronunce sui meccanismi di spoils system introdotti dalle leggi regionali.
TRIBUNALI CORAGGIOSI
Una sentenza che dà speranza
ai malari di epatite C
Va segnalata, e sottolineata con un applauso, l’ordinanza del Tribunale di Roma – Sezione del riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale, che ha annullato il provvedimento di sequestro di medicinali importati da un privato per uso personale.
Nostalgia per il Mattarellum…
ma che cosa era e come funzionava?
di Roberto Bin
Quando fu approvato mi ero convinto che fosse la legge elettorale più brutta del mondo. Quanta ingenuità! Poi venne la legge elettorale per le regioni (il c.d. Tatarellum), ben più brutta ancora: e per finire arrivò il Porcellum, che battè tutti e detiene saldamente il record.
I quesiti dei referendum
e il giudizio di ammissibilità della Corte
di Roberto Bin
L’11 gennaio 2017 la Corte costituzionale sarà impegnata, come quasi ogni anno di questi tempi, a valutare l’ammissibilità dei quesiti referendari. Infatti la legge cost. 1/1953 ha affidato alla Corte questo ingrato compito, e l’art. 33 della legge 352/1970, che disciplina i referendum, impone alla Corte di fissare entro il 20 gennaio la Camera di consiglio per discutere e poi di pubblicare la sentenza entro il 10 febbraio.
Italexit, ma si potrebbe fare?
di Roberto Bin
“The prospects of an Italian vote on leaving the single currency – and by extension the EU itself – now draw closer”: lo scrive il DailyMail e in Italia c’è anche qualcuno che lo pensa. Sino a qualche tempo fa il problema italiano era di poter rispettare i parametri economici e finanziari richiesti per restare nell’Euro. Ma dopo il referendum del 4 dicembre si pone anche un’altra ipotesi, che sia un voto popolare a sancire l’uscita dell’Italia dall’Euro e dalla stessa Unione europea. È possibile?
Italicum: perché dalla Corte
non bisogna aspettarsi nulla
di Roberto Bin
Gli articoli di Fabio Ferrari e Alessandro Morelli hanno già ben messo in luce entro quali stretti margini si trovi a operare la Corte costituzionale a proposito dell’Italicum.
Governo da rifare?
Non solo procedure
Oggi Renzi va al Quirinale e presenta le dimissioni, dopo averne discusso in Consiglio dei ministri.
Come funziona l’Italicum
di Roberto Bin
I sistemi elettorali sono macchine molto complesse che trasformano i voti degli elettori in seggi. L’Italicum non è certo meno complessa degli altri sistemi. Gli uffici della Camera dei deputati ci offrono però un ottimo aiuto per comprenderne i meccanismi attraverso poche schede:
http://www.camera.it/temiap/2016/03/14/OCD177-1820.pdf
La riforma in 27 schede/slide
Ecco sintetizzate le modifiche alla Costituzione proposte alla approvazione o al rifiuto dei cittadini con il referendum che si terrà il 4 dicembre prossimo.
Sotto la felpa niente
Il no di Salvini alla riforma costituzionale ha un motivo preciso, lo ha ripetuto anche oggi a Parma (Repubblica.it Parma del 28 novembre 2016).