Le prime elezioni per le ex Province in Sicilia

di Felice Blando

Il Presidente della Regione ha indetto per domenica 27 aprile, in Sicilia, le elezioni di secondo livello per scegliere i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi comunali e i componenti delle assemblee delle Città metropolitane. Sarà un passo avanti rispetto alla gestione commissariale e chiuderà una vicenda sui cui, negli ultimi anni, si sono riversati un numero vertiginoso di atti normativi, amministrativi e sentenze.

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Lo storico discorso di George Mason contro la rieleggibilità del Presidente degli Stati Uniti

di Piero Cecchinato

George Mason partecipò alla Convenzione di Filadelfia del 1787 come rappresentante della Virginia e fu uno dei tre delegati che si rifiutarono di firmare la Costituzione. Molte clausole furono il frutto del suo contributo, ma, alla fine, Mason decise di non sottoscrivere la versione finale della Carta.

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Riflessioni sulla legalità (e sull’Europa)

di Glauco Nori

La soluzione dei problemi sociali, che la politica si trova ad affrontare, resta condizionata dai principi, non sempre definibili come generali, che in quel momento sono seguiti dalla parte prevalente. Le proposte sono naturalmente diverse, spesso confliggenti; per valutarne la coerenza, che dovrebbe essere la prima qualità di ciascuna, andrebbe dimostrata la idoneità di quanto si propone a risolvere il problema che ci si affronta.

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L’autonomia differenziata a valle della dichiarazione di inammissibilità del referendum abrogativo

di Sergio Bartole

Secondo taluni commentatori la prima fase dell’iter costituzionale della legge Calderoli sull’autonomia differenziata si è conclusa con un finale pareggio fra gli oppositori di quella legge e i suoi sostenitori.

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Educazione europea: quale Costituzione stiamo difendendo?

di Claudio Stefano Tani

     1 –  Janek –  Siamo alla fine del 1942 con un gruppo di resistenti polacchi; si attendono notizie sull’esito della battaglia di Stalingrado e la capitolazione dell’esercito hitleriano. Il quindicenne Janek aveva aperto il grosso volume di diritto costituzionale dell’amico Tadek Chmura alla pagina che riportava la Dichiarazione dei diritti dell’uomo – Rivoluzione Francese del 1789, richiudendola “con un sorrisetto canzonatorio”.

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I referendum abrogativi del 2025: una nuova occasione per il voto fuori sede

di Alessandro De Nicola*

La decisione della Corte costituzionale sull’ammissibilità di cinque quesiti referendari pone il Parlamento dinanzi all’imperativo di procedere con sollecitudine all’approvazione di una disciplina che agevoli l’esercizio del voto per quegli elettori che si trovino fuori dal comune di residenza nel giorno della consultazione.

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Università. Tutti i contenuti della riforma

di Rolando Vitali*

Il futuro dell’università italiana continua a prospettarsi fosco, se non proprio cupo, specialmente per tutte quelle figure professionali che, pur rendendone possibile l’attività didattica e di ricerca, risultano precarie e non stabilizzate. Giova ricordare, come premessa a ogni analisi che, a oggi, circa il 40% del personale universitario è costituito da figure precarie (20.000 assegnisti di ricerca, e 9.000 ricercatori a tempo determinato di tipo A).

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A proposito del possibile ruolo delle procure a seguito di un’eventuale separazione delle carriere giudiziarie

di Sergio Bartole*

La forma di governo della Repubblica italiana è pluralista, non solo in quanto recepisce e proietta a livello di poteri il pluralismo della nostra comunità nazionale, ma anche perché è composta di un complesso di istituzioni fra loro separate e destinate a coordinarsi attraverso la collaborazione nonché il bilanciamento delle rispettive attribuzioni e orientamenti. Con l’eventuale accoglimento della proposta separazione delle carriere di magistrati giudicanti e requirenti il numero di quelle istituzioni aumenterebbe con la divisione di un solo ordine di magistrati in due ordini distinti – appunto, uno dei giudicanti ed uno dei requirenti – governato ciascuno da un suo consiglio superiore.

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Una sentenza importante: il diritto al clima approda anche in Italia

di Luciana Cardelli

Dopo la deludente e criticatissima sentenza del Tribunale civile di Roma sul primo caso “climatico” italiano, denominato “Giudizio Universale” (per i commenti alla sentenza romana, si v. la rassegna a cura dell’Osservatorio interformanti sul contenzioso climatico italiano), arriva una ben più corposa e articolata decisione del Tribunale civile di Piacenza, in tema di abbattimento di alberi e diritto dei residenti alla mitigazione climatica contro le c.d. “isole di calore”.

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L’Italia senza “quota equa” e Carbon Budget viola Costituzione e CEDU


di Alberto T. Cohen

Com’è noto, nella sentenza “Verein KlimaSeniorinnen” del 9 aprile 2024, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che uno Stato membro del Consiglio d’Europa, che non utilizzi i “requisiti necessari” di mitigazione climatica per il proprio territorio, versa in una situazione di “lacuna critica” in violazione dell’art. 8 CEDU (cfr. § 573).

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