Lunedì 20 marzo, l’IPCC (il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) ha concluso la pubblicazione del Sesto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici (AR6) con il c.d. “Rapporto di Sintesi”.
clima
Contenziosi climatici e la doppia verità dell’Avvocatura dello Stato
L’Avvocatura dello Stato italiano si trova coinvolta in un’inedita esperienza di rappresentazione dell’interesse pubblico nelle controverse giudiziarie.
L’emergenza climatica tra “sfera dell’insindacabile” e istituzioni suicide
Un recente Editoriale di questa testata (Pericolo di estinzione umana e interpretazioni giuridiche) invita a discutere lo studio intitolato Climate Endgame: Exploring catastrophic climate change scenarios), dove l’emergenza climatica è descritta come situazione non semplicemente di pericolo bensì ultimativa, distruttiva e finale (appunto un “Endgame”), in quanto la sua posta in gioco è la sopravvivenza delle condizioni di vivibilità di tutti e non semplicemente la lesione, contingente o permanente, di alcuni o molti.
Fallacie e bias sull’emergenza climatica
di Ines Bruno
Com’è noto, l’emergenza climatica è stata denunciata dalla comunità scientifica internazionale con innumerevoli iniziative e documenti (a partire dai c.d. Scientists’ Warning) e dichiarata ufficialmente da diverse istituzioni, inclusa la UE. Esiste anche una “controdichiarazione” internazionale di negazione dell’emergenza climatica (intitolata There is no climate emergency), promossa anch’essa da un gruppo di scienziati, estremamente minoritario (pari a circa l’1% delle pubblicazioni scientifiche sul tema).
Pericolo di estinzione umana e interpretazioni giuridiche
Il primo agosto 2022, è stato pubblicato, sui prestigiosi PNAS, un articolo a dir poco inquietante, introdotto dal titolo: Climate Endgame: Exploring catastrophic climate change scenarios. La sua uscita è stata annunciata persino da alcune testate giornalistiche e televisive (evento quasi unico nel panorama dell’informazione italiana).
Il caso Neubauer e la recente riforma dell’art. 9 Cost.
A marzo del 2021 la Corte costituzionale tedesca (Bundesverfassungsgericht) ha adottato una decisione che per diversi motivi è già entrata nella storia. In questo commento mi propongo di mettere in luce le principali novità, nonché le principali criticità, sollevate dalla decisione.
I giudici europei tra emergenza climatica e “consequenzialismo”
Alcuni recenti orientamenti giurisprudenziali europei consentono di formulare preliminari osservazioni sul tema del ruolo del giudice di fronte al fenomeno del cambiamento climatico antropogenico e all’interpretazione delle sue conseguenze.
La “legge europea sul clima” e l’insidia della normazione simbolica
Il Draft della “legge climatica europea” della UE è in circolazione (lo si può scaricare da Euroactiv). Formalmente si tratta di una revisione del Regolamento europeo 1999/2018, in funzione dell’art. 192 n. 2 lettera c) del TFUE (“misure aventi una sensibile incidenza sulla scelta di uno Stato membro tra diverse fonti di energia e sulla struttura generale dell’approvvigionamento energetico del medesimo”).
Il diritto costituzionale “durante” la catastrofe climatica
Sorprende il silenzio dei costituzionalisti di fronte all’ “emergenza climatica”. Un’intera generazione mondiale di ragazzi, all’interno di 157 Stati, si mobilita con gli scioperi climatici,
STATI UNITI
Le Trumpiadi, canto VIII
L’oracolo di Tocqueville:
che significa ritirarsi dall’accordo
di Parigi sul clima?
di Roberto Bin
Tutto il mondo si indigna per l’annuncio di Trump di voler ritirare gli USA dall’Accordo di Parigi sul clima, diventato effettivo dal novembre 2016, pochi giorni prima dell’elezione di Trump, e sottoscritto praticamente da tutti gli Stati del mondo. E allora?
SENATO
Da Parigi a Marrakech
le prospettive
dell’accordo sul clima
Il servizio Affari Internazionali del Senato ha pubblicato un interessante dossier sulle prospettive dell’accordo sul clima dopo la Cop 22, la conferenza mondiale sul clima che si è tenuta a Marrakech a novembre scorso. Ecco il testo del dossier.