di Roberto Bin
Non sono di quelli che stanno in agguato per piombare sui rappresentanti del M5S e attaccarli per qualsiasi difficoltà. Mi piacerebbe anzi che essi sviluppassero un’alternativa di governo seria e credibile, perché il Paese e le sue istituzioni ne avrebbero davvero bisogno.
Ma mi faccia il piacere!
La fiction Rai “Stato civile”
e il pluralismo del servizio pubblico
di Lucilla Conte
La riprogrammazione della docu-fiction “Stato civile-L’amore è uguale per tutti” nella fascia oraria prime time (che in Italia si colloca indicativamente tra le 20 e le 21) e in occasione delle festività natalizie è stata accolta con numerose critiche.
Il “salva risparmio” o salva banche:
il tempo sprecato e il debito pubblico
di Chiara Bergonzini
Il 10 gennaio 2017 è iniziato, in Commissione Finanze del Senato, l’iter di conversione del decreto-legge n. 237 del 2016 (AS 2629), noto come “il salva risparmio”.
Bocciato il referendum sull’articolo 18
Il referendum sull’art. 18 non si farà: la Corte Costituzionale, nella sua nota ufficiale, ha dichiarato inammissibile il quesito. Il referendum della Cgil puntava ad abrogare le modifiche del Jobs Act allo Statuto dei lavoratori. Via libera invece ai quesiti sui voucher e sulla responsabilità in solido appaltante-appaltatore.
Leggi anche di Alberto Mattei: “Referendum Cgil: il quesito sull’art.18 e la soglia (scivolosa) dei 5 dipendenti”;
di Paolo Francesco Rossi: “Il referendum Cgil e la natura fiscale della legge sul Jobs Act”;
di Roberto Bin: “I quesiti dei referendum e il giudizio di ammissibilità della Corte”
Il punto sulle Province: vanno al voto per i consigli,
ma sono indebolite dai tagli
di Roberto Bin
In questi giorni si svolgono le elezioni di metà dei Consigli provinciali (per i dati precisi clicca qui) e naturalmente questa è l’occasione per il riaccendersi delle polemiche sulle Province. Ma non dovevano essere abolite? Perché si è sottratta al voto popolare l’elezione dei loro organi?
Nessuno mi puó limitare. Internet e le false notizie
di Corrado Caruso
La lettera al Corriere del Presidente dell’Autorità della concorrenza, Giovanni Pitruzzella, affronta il tema delle cd. fake news, cioè delle notizie false o esagerate, diffuse via web, che distorcono la realtà, alterando la percezione degli internauti rispetto ad alcuni eventi (che si presumono) accaduti.
Leggi anche: “Le bufale del web da Umberto Eco a Pitruzzella”
Perché si interpreta il diritto
e si motivano le sentenze
di Fabio Ferrari
Per i non addetti ai lavori è difficile accettare che il diritto si interpreti: guardando alle regole come sinonimo di “certezza”, la loro interpretazione è vista come un espediente, perlopiù sleale: con esso, avvocati di dubbia rettitudine tentano di garantire l’impunità al proprio cliente, così da ottenere un’ambita e copiosa parcella.
Legittimo il licenziamento
per difendere il profitto d’impresa
E’ stata pubblicata la sentenza della Cassazione (n.25201 del 7 dicembre 2016) che per la prima volta in Italia stabilisce che il profitto aziendale e la difesa della competitività, costituiscono giusta causa per il licenziamento di un dipendente.
Sempre più grave la crisi dei quotidiani:
in un anno copie in calo del 9,5%
L’Osservatorio sulle comunicazioni dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha pubblicato il rapporto 4/2016 che evidenzia in particolare la caduta delle vendite di quotidiani e periodici in Italia.
In attesa della nuova, ecco la storia
delle leggi elettorali in Italia
Come si è votato in passato in Italia, con quale sistema, con quali regole? Come sono cambiati nel tempo? A queste domande risponde il dossier realizzato dalla Camera e dal Senato. Il dibattito sulla futura legge elettorale, in attesa delle decisioni della Consulta, fa spesso riferimento a modelli utilizzati nel passato, con le varie correzioni. E’ utile conoscerli.
Uber contro taxi: 0 a 0
e palla allo Stato
di Edoardo Caruso
Con la sentenza n. 265 del 2016, depositata il 15 dicembre, la Corte Costituzionale è intervenuta sulla nota questione che vede contrapposti taxi e NCC, da un lato, e la piattaforma informatica Uber, dall’altro.
Ritorno alla prima Repubblica
di Giovanni Di Cosimo
Secondo alcuni commentatori il risultato del referendum del 4 dicembre ci riporta alla prima, vituperata, Repubblica.
In realtà, dal punto di vista costituzionale la distinzione fra prima e seconda Repubblica è poco rigorosa perché non è cambiata la forma di governo, che è pur sempre parlamentare.