Viene detto che la proposta governativa di modifica della forma di governo italiana non incide sulle prerogative del Presidente della Repubblica. Soprattutto l’art. 87, ovvero la disposizione che racchiude gran parte delle attribuzioni di questa istituzione, appare integralmente mantenuto dai ddl di revisione come è attualmente.
I giudici della Corte non son più “signori”
A ridosso delle festività natalizie è passata in sordina una modificazione – all’apparenza meramente formale, ma dall’alto valore simbolico – nella dicitura dell’intestazione delle pronunce della Corte costituzionale.
La fine dell’uso “aziendale” della Costituzione nella saga ex Ilva
La vicenda dell’impianto siderurgico dell’ex Ilva è in una persistente situazione di stallo: gli altiforni funzionano a regime ridottissimo; i soci si riuniscono in Consiglio d’amministrazione per deliberare di rinviare qualsiasi decisione a future convocazioni;
Elezione diretta del premier e indiretta delle Camere. Il problema del voto degli italiani all’estero
di Roberta Calvano e Lorenzo Spadacini
Più ci si pensa più si disvela l’impatto potenzialmente devastante che la riforma del cd. Premierato (disegnata nel ddl AS 935 in discussione al Senato) è suscettibile di produrre sulla democrazia costituzionale.
Può un deputato ritirare la firma dalla sua proposta di legge?
Nelle scorse settimane la Camera dei deputati ha esaminato la proposta di legge, presentata dai gruppi di opposizione, avente ad oggetto l’istituzione del salario minimo, tema notoriamente molto divisivo e su cui lo scontro politico è stato particolarmente acceso. L’esame parlamentare, al di là delle questioni di merito, pone interessanti profili di ordine procedimentale, in relazione alla possibilità per un deputato di ritirare la sottoscrizione ad una proposta di legge presentata a sua prima firma.
Le novità della COP28 tra uso delle parole e Costituzione
Qualche giorno fa si è chiusa la COP28, la Conferenza delle Parti sul clima, prevista come riunione annuale degli Stati che aderiscono alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (UNFCCC) e riconvertita, dall’art. 4 dell’Accordo di Parigi del 2015, in «decisione pertinente» alla definizione degli obblighi indicati dall’accordo stesso (c.d. CMA), che funge, a sua volta, da «strumento giuridico» dell’UNFCCC, ai sensi dell’art. 2 di quest’ultima.
Un’importante sentenza della Corte costituzionale (n. 215/2023)
La recentissima sentenza 215/2023 della Corte costituzionale, relatore D’Alberti, chiarisce bene il senso delle osservazioni del Presidente Barbera sul problema delle prerogative del Parlamento e del Governo, di ogni legislatura e di ogni esecutivo.
La Corte di Giustizia CE esclude di poter intervenire sugli atti della Commissione quando questa dispone di un’ampia libertà di valutazione: deve limitarsi a verificare se non sia incorsa in errore manifesto o in sviamento di potere. L’errore è considerato manifesto quando è desumibile dal provvedimento impugnato, senza bisogno di una istruttoria apposita. La discrezionalità è stata ritenuta non soggetta a verifica da parte del giudice.
Sette pensieri sul premierato infantile
Oggi non possiamo sapere se e quando il disegno di legge di riforma costituzionale che va sotto il nome di premierato elettivo andrà in porto. Oggi sappiamo – non è passato nemmeno un mese dalla sua presentazione – che non gode di buona stampa. Gli aggettivi denigratori si sprecano. Confuso, contraddittorio, torbido, pericoloso, autoritario, eversivo e decine altri, anch’essi assai poco lusinghieri. Se non è un record, poco ci manca.
Sulla misteriosa sparizione della “scheda unica” dal ddl costituzionale sul “premierato”
Nel comunicato-stampa del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2023 si legge che il ddl governativo approvato “introduce un meccanismo di legittimazione democratica diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, eletto a suffragio universale con apposita votazione popolare che si svolge contestualmente alle elezioni per le Camere, mediante una medesima scheda” (corsivo aggiunto).
Il salvavita del “bilancio di carbonio” e il caso “Giudizio Universale”
Un recente articolo, pubblicato in questa testata da Luciana Cardelli, richiama giustamente l’attenzione sul tema del “bilancio di carbonio”, quale elemento determinante per la tutela dei diritti costituzionali.
Concessioni demaniali e direttiva Bolkestein: eppure una via d’uscita ci sarebbe
di Alessandra Camaiani
Il tema delle concessioni balneari è tornato alla ribalta, nel dibattito d’attualità, a poche settimane dalla fine dell’anno, termine ultimo per l’adeguamento della disciplina nazionale alle indicazioni europee, secondo quanto stabilito nelle sentenze gemelle dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato del novembre 2021: