La discussione sollecitata da Edoardo Chiti prende spunto dal fatto che “la pandemia sia un fenomeno che avvia dei processi di trasformazione non transitori”. Il punto è se e quali effetti permanenti la vicenda attuale insegna al nostro stile di vita e, per quanto più interessa in questa sede, alle istituzioni pubbliche ed al suo diritto.
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Il pasticciaccio brutto degli “assistenti civici”
I quotidiani del giorno in cui si scrive, 26 maggio 2020, danno conto di convulsi confronti all’interno dell’Esecutivo in merito all’emanando bando della Protezione civile per reclutare 60mila assistenti civici, che dovrebbero accompagnare la Fase 2 dell’emergenza Covid 19.
Rispondendo a Chiti: i “nodi critici” dopo la Pandemia, verso un diritto amministrativo “sociale”?
Le risposte agli interessanti spunti problematici evidenziati da Edoardo Chiti non possono che portare ad altri quesiti, a nodi ancor più complessi e a ulteriori problemi. Le sfide che attendono il diritto amministrativo sono quindi ancora aperte e la strada da percorrere tutt’altro che semplice.
Le affinità elettive ai tempi del Covid-19
Il giurista Carlo Arturo Jemolo per rivendicare l’autonomia della famiglia rispetto allo Stato parlava di « un’isola che il mare del diritto può solo lambire » e ancora più incisivamente aggiungeva:
Il permesso di essere liberi
Per chi, come il sottoscritto, vive in un isola con tante belle spiagge ed è abituato a fruirne, è motivo di soddisfazione la recente ordinanza n. 23 del Presidente della Regione sarda, la quale finalmente ha disposto che dal 18 maggio «è consentito l’accesso alle spiagge libere e agli arenili». La medesima formulazione è recepita nell’ordinanza del sindaco del mio comune, Sassari.
Quanto si attende per il “rilancio”?
In un momento di tale drammaticità per il Paese, il fatto che il Presidente del Consiglio avverta la necessità di spiegare i provvedimenti adottati dall’Esecutivo con conferenze stampa a reti più o meno unificate è più che comprensibile, e forse addirittura opportuno.
Il senso di Fontana per l’autonomia
Ora Fontana, il Presidente della Lombardia, “chiede un protocollo uguale per tutti per la riapertura. Non ci sta a rimanere indietro“. Ma non era lui a battersi per l’autonomia differenziata della sua regione?
La crisi coronavirus come problema di geografia amministrativa
Sin dall’emergere della crisi “Covid-19” il sistema istituzionale italiano ha tentato, con esiti non sempre pienamente soddisfacenti anche tenendo conto delle difficoltà del momento, di governare la pandemia operando su una scala di tipo regionale.
C’è un giudice a Catanzaro! Il TAR Calabria boccia l’irresponsabile ordinanza della presidente regionale
Nella sua relazione annuale sulla giurisprudenza costituzionale del 2019, pubblicata in data 29 aprile, la Presidente della Corte Marta Cartabia ha affermato: «la piena attuazione della Costituzione richiede un impegno corale, con l’attiva, leale collaborazione di tutte le Istituzioni, compresi Parlamento, Governo, Regioni, Giudici. Questa cooperazione è anche la chiave per affrontare l’emergenza. La Costituzione, infatti, non contempla un diritto speciale per i tempi eccezionali […] ma offre la bussola anche per “navigare per l’alto mare aperto” nei tempi di crisi, a cominciare proprio dalla leale collaborazione fra le istituzioni, che è la proiezione istituzionale della solidarietà tra i cittadini».
Soft-conditionality through soft-law: le insidie nascoste del Pandemic Crisis Support
di Marco Dani e Agustín José Menéndez
Nella riunione del 8 maggio 2020, l’Eurogruppo ha dato il via libera al Pandemic Crisis Support (PCS), la linea di credito del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) dedicata all’erogazione di prestiti per le spese sanitarie connesse all’epidemia Covid-19 sostenute dagli stati membri appartenenti all’Eurozona. Spetterà ora al Board of Governors del MES dare seguito a questa dichiarazione politica per rendere disponibile la linea di credito ad inizio giugno.
Se la nostra salute è minacciata da uno spot politico
Guardateli in faccia e chiedetevi seriamente: davvero affidereste la vostra vita a uno di loro? Ce l’ho con i “governatori” che stanno predicando l’apertura anticipata di tutto perché “la gente è stufa, bar e ristoranti devono ripartire”.
Il diritto dell’emergenza e l’emergenza del linguaggio normativo: il caso dei “congiunti”
di Vera Gheno* – Alessandro Morelli**
L’emergenza sanitaria ha prodotto, in pochi mesi, una mole spaventosa di provvedimenti restrittivi delle libertà costituzionali. Tutti i livelli territoriali di governo concorrono quotidianamente ad alimentare un flusso continuo di previsioni normative non sempre chiare e talora contraddittorie tra loro: